È ormai imminente la nuova edizione – esattamente l’ottava – di Handy Sport – Giochi senza barriere, manifestazione promossa sempre dalla Delegazione Zonale APICI (Associazioni Provinciali Invalidi Civili e Cittadini Anziani)-Servizio Punto Handy di Altopascio (Lucca), da dieci anni impegnata in Toscana per permettere alle persone con disabilità di vivere in modo completo ed esclusivo, favorendone la partecipazione alla vita sociale.
L’iniziativa – che si avvale del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei Comuni di Montecarlo, Porcari e Villa Basilica, del CIP Toscana (Comitato Italiano Paralimpico), dell’INAIL Regionale e del Club Panathlon di Lucca – è in programma per sabato 20 settembre a Montecarlo (Lucca), a partire dalle 8.30, presso la palestra della scuola media di San Giuseppe.
Nel dettaglio del programma, dopo i saluti delle autorità, si incomincerà con il coinvolgimento diretto degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Montecarlo/Villa Basilica e Porcari alle dimostrazioni di varie discipline, tra cui l’atletica leggera, la pallamano, la scherma, le bocce, il sitting volley (pallavolo da seduti), lo judo, il calcio balilla, la ginnastica artistica, l’equitazione e il calcio.
E a proposito di calcio, tra le novità di questa edizione, è prevista la presentazione dell’El.Go – Electronic Goalkeeper, il “portiere elettronico che abbatte le barriere”, così come l’avevamo am,piamente presentato a suo tempo anche nel nostro giornale. «La nostra Associazione – spiega Francesca Pieretti, presidente di Punto Handy – ha accettato di buon grado la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Elettronica, Informatica e Telecomunicazioni dell’Università di Pisa, per la realizzazione del prototipo El.Go, che ha mirato alla progettazione di un sistema di ausilio al gioco del calcio, in grado di permettere a persone con disabilità motorie di partecipare all’attività calcistica a scopo ludico-ricreativo. Infatti, l’obiettivo principale che ci prefiggiamo, attraverso l’impegno del nostro Sportello InformHabile, è quello di garantire non solo un punto di riferimento per le persone con disabilità che vogliano avvicinarsi allo sport, ma anche una promozione e realizzazione di progetti innovativi sullo sport “integrato”, un’occasione dove lo sport possa essere realmente inteso come “open” e quindi dove l’attività sportiva sia rivolta indifferentemente alle persone e non alle patologie. Proprio partendo da questo principio ci piace realizzare manifestazioni come questa, che ormai da diversi anni proponiamo sul nostro territorio, partendo appunto dal presupposto che sia necessario creare un gruppo nel quale sviluppare la cultura dell’integrazione e della solidarietà, l’accettazione e la valorizzazione della diversità, per poter rispondere a pieno alle esigenze di crescita psicologica e fisiologica delle persone, rispettando e promuovendo la creatività e il bisogno di socializzazione».
La manifestazione di Montecarlo sarà altresì caratterizzata dalla presenza di campioni paralimpici come Sara Morganti (equitazione) e Stefano Gori (atletica leggera). Inoltre, l’occasione sarà propizia per presentare agli alunni, insieme agli insegnanti, il progetto denominato Sport e DiversAbilità, proseguendo un percorso già avviato nel 2013, voluto allo scopo di favorire l’interazione tra la Scuola e il Terzo Settore, sul piano dell’informazione e della comunicazione, promuovendo lezioni teorico-pratiche in classe, per approfondire le varie discipline sportive, praticate da persone con disabilità e non.
«Tale iniziativa – sottolinea a tal proposito Pieretti – rappresenta un ulteriore tassello nell’àmbito sportivo, in quanto sono convinta che lo sport sia veramente – come spesso si dice -, una “scuola di vita”, anche se non direttamente praticato, ma vissuto in forma amatoriale, ciò che ho potuto constatare con la mia stessa esperienza diretta di referente e promotrice dello sport per tutti, comprendendone la grande importanza, soprattutto per l’aiuto che offre a coloro che hanno la necessità di riscoprire le proprie capacità e potenzialità». «Da questo – conclude – nasce l’accettazione piena della propria persona, trampolino di lancio per una vita che si può realizzare al di là di quell’handicap, che la “gente comune” tende ancora a esorcizzare, ma che talvolta si rivela la più importante risorsa di un uomo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: puntohandy@gmail.com.
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