L’ANCI ai Comuni: avviate i Piani per eliminare le barriere

«Adottare nei Comuni i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e, soprattutto, sollecitare e impegnare gli organi comunali preposti per assicurare la piena fruibilità degli spazi pubblici»; lo ha scritto ai Sindaci Piero Fassino, presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). L’Associazione Luca Coscioni apprezza, ma ritiene anche che per far fronte alle relative spese, l’ANCI dovrebbe richiedere al Governo una deroga al Patto di Stabilità
Disegno di Carlo Squillante per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
Disegno di Carlo Squillante, realizzato in esclusiva per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Per gentile concessione

Un invito a tutti i Sindaci, al fine di «avviare, se già non è stato fatto, le attività necessarie per l’adozione nei Comuni dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e, soprattutto, a sollecitare e impegnare gli organi comunali preposti perché sia assicurata la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutti i cittadini».
Lo scrive Piero Fassino, presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), in una lettera indirizzata a tutti i Sindaci d’Italia, dopo avere ricordato come «dalle Associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità riceviamo ripetute segnalazioni sulla mancata adozione, da parte di molti Comuni, dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche/PEBA», la cui adozione era stata «prevista dalla Legge 41 del 1986».

«In quanto amministratori locali – precisa poi Fassino – conosciamo bene le difficoltà in cui versano i nostri enti a causa dei pesanti tagli nei trasferimenti subiti negli ultimi anni e sappiamo altrettanto bene che la rigidità del Patto di Stabilità rende difficile, per la gran parte dei Comuni, anche lo stanziamento dei fondi necessari per le manutenzioni ordinarie. Non possiamo però esimerci dall’obbligo di operare fattivamente per una concreta tutela del diritto all’inclusione sociale, alla vita indipendente e all’accessibilità, secondo il principio delle pari opportunità, delle persone con disabilita».
«Ritengo infine importante – conclude il Presidente dell’ANCI – che si dia corso ad un’adeguata e continuativa opera di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, nella quale intendo ovviamente impegnare l’ANCI Nazionale, sul tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche in quanto ostacoli che impediscono o rendono difficoltosa la piena partecipazione delle persone in situazione di disabilità alle attività economiche e sociali».

Proprio a Piero Fassino, ma in quel caso nella veste di sindaco di Torino, si erano rivolte un paio di mesi fa l’Associazione Luca Coscioni e l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, con un videomessaggio realizzato per documentare le tante barriere e i conseguenti gravi disagi quotidiani con cui convivono le persone con disabilità del capoluogo piemontese. E del resto, su tale materia l’Associazione Coscioni è impegnata a fondo ormai da alcuni anni, come ci capitò di riferire già nella primavera del 2012, con la nota intitolata Pretendere che tutti i Comuni italiani adottino i PEBA.
In tal senso, quindi, per conto di tale organizzazione, il copresidente Gustavo Fraticelli e Alessandro Frezzato della Sezione di Torino prendono atto positivamente della lettera inviata dal Presidente dell’ANCI ai Sindaci italiani, ritenendo, al tempo stesso, che «l’adozione dei PEBA richieda, da parte della stessa ANCI, di affrontare i relativi problemi di spesa, richiedendo al Governo una deroga al Patto di Stabilità».
Dal canto nostro aggiungiamo che anche un cenno alle barriere senso-percettive, riguardanti le persone con disabilità sensoriale, sarebbero quanto mai gradito. (V.S. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Associazione Luca Coscioni (Valentina Stella), valentina.stella@associazionelucacoscioni.it.

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