Iniziativa inserita all’interno di quelle promosse in memoria del cinquantunesimo anniversario della tragedia del Vajont, il nono Premio Longarone – riconoscimento istituito nel 1999, che attesta «significativi meriti personali nell’àmbito della cultura, economia, lavoro, scuola, sport e altro ancora» – verrà assegnato questa sera, 8 ottobre (Palazzo Mazzolà, ore 20.30), nella città bellunese, a Glauco De Bona, persona con distrofia muscolare di Duchenne, già Socio della UILDM di Belluno (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), scrittore e poeta che nei suoi racconti si è soffermato tra l’altro su argomenti come la solitudine, la guerra e il pregiudizio, oltre ad avere definito i propri versi come “medicine della vita”.
A consegnare a De Bona il premio – durante serata presenziata anche da Luigi Querini, presidente nazionale della UILDM – sarà il sindaco di Longarone Roberto Padrin, «per la positività di Glauco De Bona e il suo sano attaccamento al bene più prezioso, che è la vita; per l’affettuosità, il sorriso e la delicatezza che traspaiono dalle sue poesie; perché è uomo libero, non condizionato dalla sua malattia, ma capace di trasmettere, attraverso i suoi lavori, fiducia, amicizia, gioia, sana inquietudine, Amore, l’unica ragione per cui vale la pena di vivere». (R.L.C.)
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