Le trasformazioni strutturali che stanno attraversando il nostro Paese richiedono, oggi più che mai, il passaggio da un welfare re-distributivo a un welfare generativo, dove le persone che usano i servizi contribuiscono a produrli. Infatti, all’interno del processo di co-produzione, il cittadino passa da fruitore passivo di servizi (come accadeva negli Anni Cinquanta e Sessanta) o consumatore (Anni Ottanta-Novanta) a co-produttore. La co-produzione può essere quindi interpretata come una nuova cultura e un nuovo stile di lavoro della produzione di servizi alla persona, con l’ideazione, l’implementazione e la valutazione di questi ultimi, che devono essere il risultato di un processo collaborativo in cui le stesse persone destinatarie dei servizi contribuiscono alla loro produzione.
Secondo Paolo Venturi, direttore dell’AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit), «il cambiamento in atto nel sistema di welfare passa da un ripensamento dell’agire della pluralità di soggetti che sono chiamati a co-produrre servizi di pubblica utilità per le comunità, mettendo insieme mezzi e fini della loro azione, ovvero co-operando per la costruzione di un nuovo welfare».
All’interno di questo paradigma economico, il movimento cooperativo italiano gioca un ruolo fondamentale perché intrinsecamente predisposto alla co-produzione come modalità di azione per lo sviluppo e l’innovazione sociale. Secondo i dati più recenti, infatti, in Italia ci sono 80.533 cooperative che rappresentano quasi l’8% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e che erogano servizi sociosanitari e di welfare a 7 milioni di persone (fonte: Alleanza delle Cooperative Italiane).
Un contributo significativo proviene anche dall’apporto delle 12.570 cooperative sociali diffuse in tutte le aree del Paese, con una presenza rilevante anche nel Mezzogiorno (43%), che danno lavoro a 513.052 persone di cui il 28% è rappresentato da under 35, mentre il 75% è donna e il 63% è assunto a tempo indeterminato (fonte: Rapporto L’impresa sociale in Italia, in corso di pubblicazione).
Sarà dunque Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e di Legacoop Nazionale, ad aprire i lavori della XIV edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, l’ormai tradizionale appuntamento promosso dall’AICCON, che venerdì 10 e sabato 11 ottobre riunirà nella località romagnola in provincia di Forlì-Cesena i protagonisti del Terzo Settore, dell’università, delle istituzioni e delle imprese.
Per l’occasione, quindi, ci si appresta a vivere un ricco dibattito, a partire dalla sessione di apertura di venerdì 10, coordinata da Giuseppe Frangi del periodico «Vita», che vedrà la partecipazione di Gian Paolo Barbetta dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, di Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation e di Stefano Zamagni dell’Università di Bologna. La sessione si concluderà con la relazione di Giorgio Alleva, presidente dell’ISTAT, con una relazione sul tema La misurazione dell’Economia Sociale: una nuova missione per la statistica ufficiale.
La sessione pomeridiana di venerdì 10 si dividerà poi in due momenti successivi, il primo dei quali dedicato alle Risorse e strumenti dell’economia della co-produzione, con il coordinamento di Alfredo Morabito, vicepresidente dell’AICCON-Coopfond, e la partecipazione di Stefano Granata, presidente del Gruppo Cooperativo CGM, Riccardo Maiolini del CeRIIS (Centro di Ricerca Internazionale per l’Innovazione Sociale) dell’Università Luiss Guido Carli, Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, Giulio Sensi del CNV (Centro Nazionale per il Volontariato) e Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond.
A seguire una delle novità di questa edizione delle Giornate di Bertinoro, ovvero il laboratorio intitolato I luoghi della co-produzione, ove si “racconteranno” cinque storie (in formato TED) di altrettanti luoghi dal Nord al Sud Italia divenuti meccanismi generativi di innovazione sociale. Coordinerà questa fase Flaviano Zandonai, segretario generale di Iris Network e interverranno Marco Cataldo di Officine Cantelmo (Lecce) e CoopStartUp, Andrea Paoletti di Casa Netural (Matera), Daniela Selloni di Sharexpo (Milano), Riccarda Zezza di PIANO C-Co-working (Milano) e Giancarlo Ciarpi, direttore generale della Banca della Maremma-Credito Cooperativo.
Infine, la sessione conclusiva di sabato 11, intitolata Responsabilità sociale condivisa: famiglie, comunità e imprese, vedrà la partecipazione di Rosario Altieri, presidente nazionale dell’AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane), Leonardo Becchetti dell’Università di Roma Tor Vergata, Annibale D’Elia, dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili e Legalità della Regione Puglia, Claudia Fiaschi, vicepresidente Nazionale di Confcooperative, Claudio Gagliardi, segretario generale di Unioncamere e Linda Laura Sabbadini dell’ISTAT.
Chiuderà i lavori l’intervento di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. (R.D.N.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione AICCON (Rossella De Nunzio), rossella.denunzio@unibo.it.