«Non è una notizia da quattro colonne, ma il 16 ottobre, è stata la Giornata Nazionale del Cane Guida per i non vedenti e chiediamo solo che l’opinione pubblica sia informata dell’infondatezza di alcuni pregiudizi e dell’importanza dell’aiuto che questi meravigliosi animali offrono al cieco».
A tale evento, lo ricordiamo, e anche alla passeggiata dimostrativa promossa a Roma, abbiamo dedicato nei giorni scorsi un ampio approfondimento, ma ben volentieri accogliamo ora anche quanto sottolineato da Giulio Nardone, presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), che in una nota intende ricordare alcuni punti fondamentali.
«La Legge 60/06 – dichiara infatti – stabilisce che al cane guida non possa essere impedito l’accesso in nessun luogo in cui si reca con il suo padrone, sotto pena di ammende fino a 2.500 euro. I cani guida sono molto curati nella loro igiene personale e addestrati a non sporcare e a non dare mai fastidio ad altre persone, anche quando sono obbligati a stare a stretto contatto con esse, come ad esempio può accadere su un autobus. Non è vero, inoltre, che essi siano privati della loro libertà, perché al di fuori delle poche ore giornaliere in cui svolgono il loro lavoro, indossando il contrassegno e l’impugnatura rigida, si comportano normalmente, anche se con più educazione e civismo rispetto a dei cani di compagnia che non siano bene educati».
Altro punto importante, «anche se la dedizione e la cura con cui il cane guida protegge il suo amico bipede attira la tenerezza e la voglia di accarezzarlo – puntualizza Nardone – bisogna assolutamente evitarlo, per non distrarlo dal compito fondamentale di garantire la sicurezza del cieco».
A proposito poi di chi sostiene che i cani potrebbero essere sostituiti da strumenti elettronici, nel negarlo Nardone ricorda che «le decisioni e le scelte effettuate dal loro cervello canino sono molto più elaborate e complesse di quanto possa fare anche il più recente e tecnologicamente perfetto dei bastoni-radar».
Per quanto riguarda infine i nuovi sistemi di segnali tattilo-vocali (LVE) che si stanno diffondendo sui marciapiedi e all’interno degli edifici, «essi – conclude il Presidente dell’ADV – attraverso le informazioni sull’ambiente circostante che il cieco riceve in auricolare, formano un binomio perfetto con la prestazione del cane guida e man mano che si estenderanno, risolveranno gran parte dei problemi di mobilità autonoma di chi non vede». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@disabilivisivi.it.