Legge di Stabilità: svolta reale o gioco delle tre carte?

«La Legge di Stabilità - secondo il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore - prospetta uno scenario paradossale, quello cioè di rifinanziare i Fondi per gli interventi sociali con risorse tolte a chi interviene sul territorio sulle stesse finalità. Se così fosse, invece di un progresso, dovremmo constatare un gravissimo arretramento. L’auspicio è quindi che il Governo e il Parlamento possano fugare questi dubbi e smorzare gli allarmi di queste ore»
Pier Carlo Padoan
Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze

«Dalla Legge di Stabilità approvata dal Consiglio del Ministri – dichiara Pietro Barbieri , portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – arrivano messaggi positivi ma anche segnali preoccupanti».
I messaggi positivi, secondo Barbieri, vanno visti in «una manovra che, con coraggio, prova ad investire sulla crescita del Paese, anche a costo di deviare dagli obiettivi europei e che prova a prevedere, sin dall’inizio del percorso, un rifinanziamento dei fondi per le politiche sociali, stanziando, tra gli altri, 300 milioni di euro per il Fondo delle Politiche Sociali propriamente detto, 250 per il Fondo non autosufficienza e un’analoga somma per la Social Card».
«Sull’infanzia – annota ancora il Portavoce del Forum – notiamo 100 milioni per un piano di sviluppo dei servizi educativi e un’altra novità sono i 50 milioni per il contrasto alla cosiddetta “ludopatia” [gioco d’azzardo patologico, N.d.R.] e i 100 milioni per gli indennizzi agli emotrasfusi. Questi sono tutti segnali di attenzione importanti e non scontati, per quanto ci si aspetti di raggiungere almeno i livelli di finanziamento del 2014, la strutturalità degli interventi e finalmente l’introduzione del Reddito di Inclusione Sociale. Ed evidenziamo infine che il 5 per mille riceve – ma solo per il 2015 – uno stanziamento di 500 milioni di euro e che nel testo compaiono anche 500 milioni per interventi a favore di un Fondo per la Famiglia».

Per quanto riguarda però i segnali preoccupanti, anch’essi vengono sottolineati con chiarezza da Barbieri. «Siamo fortemente preoccupati – afferma infatti – che i tagli al welfare e agli Enti Locali possano avere ricadute sui servizi alle persone, dalla scuola, alla sanità, all’assistenza, agli asili, al trasporto pubblico e che a pagare il conto possano essere ancora una volta i cittadini più poveri».
«Le risorse che questa manovra sembra mettere in campo – prosegue il Portavoce – sono tante, ma bisogna stare attenti a non cadere nel rischio che si aumentino le disuguaglianze sociali. E ci preoccupa allo stesso modo l’annunciato aggravio delle imposte, per 450 milioni di euro, per le Fondazioni di Origine Bancaria, le cui finalità sono in grandissima parte rivolte al finanziamento di attività di Terzo Settore. Lo scenario che si prospetta appare pertanto paradossale: vediamo finanziati i Fondi per gli interventi sociali con risorse tolte a chi interviene sul territorio sulle stesse finalità. Se così fosse, invece di un progresso, dovremmo constatare un gravissimo arretramento».

«Confidiamo dunque – conclude Barbieri – che il Governo e il Parlamento possano fugare questi dubbi e smorzare gli allarmi di queste ore, con l’auspicio che questa Legge di Stabilità possa davvero segnare una svolta per il Paese». (A.M.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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