Sulle magiche note della solidarietà, andrà in scena domenica 26 ottobre al Teatro Gustavo Modena di Genova-Sampierdarena (Piazza Gustavo Modena, 3, ore 16), il musical Un tè da Mary Poppins, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Sulle ali della fantasia, in collaborazione con l’AISP (Associazione Italiana Sindrome di Poland).
Dopo il successo di Peter Pan, dunque, si tratterà di un nuovo viaggio nel mondo dei sogni – con la storia dell’indimenticabile tata inglese – un evento promosso a quattro mani dalle due ONLUS liguri, guidate rispettivamente da Armando Lavezzo ed Eva Pesaro, a favore della ricerca e a sostegno dei pazienti e delle famiglie affette da sindrome di Poland, rara malattia caratterizzata per lo più da una serie di anomalie unilaterali dei muscoli del torace o di un arto superiore.
Ambientata nel 1900, la storia di Un tè per Mary Poppins vede il noto personaggio invecchiato per la circostanza di una ventina d’anni, ma sempre pronto a incantare grandi e piccini, con tanto di cappello, stivali e ombrellino e allegre canzoncine. Sul palco vi saranno oltre cinquanta artisti, tra i quali gli allievi della scuola di ballo Alyat Danza.
«Tra le varie attività promosse dalla nostra Associazione – spiega Armando Lavezzo – che conta circa quattrocento soci tra volontari e sostenitori, spicca quella teatrale. Il divertimento dei bambini è il nostro obiettivo primario, ma non tralasciamo di coinvolgere nei nostri spettacoli anche gli adulti, facendo loro abbandonare il mero ruolo di accompagnatori, per farsi emozionare e coinvolgere. Avvalendoci delle nostre doti naturali di “facce marce” e di tanta buona volontà, rivisitiamo favole e novelle, legando alla loro trama una morale specifica: la fantasia, l’accettazione del diverso, il dono dell’amore, l’importanza di credere nei propri sogni, il viaggio dell’uomo nel cammino della vita, l’importanza di essere diversi e il dono della complementarietà, l’importanza della libertà e tanti altri messaggi a fini sociali, che lanciamo nei nostri spettacoli».
Obiettivo dell’iniziativa, quindi, sarà quello di sensibilizzare il pubblico sulla conoscenza della sindrome di Poland, la cui origine, va ricordato, non è ancora accertata. «Essa – ricorda Eva Pesaro – rientra tra le Malattie Rare, poiché colpisce mediamente una persona ogni 20/30.000 e si caratterizza per anomalie che colpiscono i muscoli del torace e/o di un arto superiore monolaterale. Si tratta di malformazioni più o meno gravi, che possono interessare i muscoli pettorali fino alla mancanza totale degli stessi, le costole, il torace, la ghiandola mammaria, la mano e le dita e anomalie del rachide. Le persone colpite possono avere uno sviluppo normale, sia sotto il profilo fisico che sotto quello psicologico, se si escludono le difficoltà di convivenza con gli altri e dell’accettazione di se».
«La diagnosi – spiega ancora la Presidente dell’AISP – è clinica e ad oggi non è stato ancora mappato un possibile gene responsabile, né se ne conoscono con certezza le cause La nostra è un’Associazione di volontariato, nata allo scopo di collegare coloro che sono colpiti da questa patologia, per fornire loro un aiuto concreto, soprattutto sotto il profilo psicologico, necessario ad affrontare al meglio la situazione. Organizziamo inoltre iniziative di carattere scientifico divulgativo, per agevolare l’accesso all’informazione primaria da parte delle famiglie interessate».
Al termine dello spettacolo di Genova, anche per continuare a sognare e riflettere sul tema della diversità, l’AISP presenterà Non sono solo, racconto illustrato dedicato appunto alla bellezza dell’essere tutti diversi. (P.C.)
Il ricavato dello spettacolo di Genova (a offerta libera) sarà interamente devoluto a favore dell’AISP (Associazione Italiana Sindrome di Poland). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: AISP (segreteria@sindromedipoland.org); Ufficio Stampa AISP (Patrizia Claps), patrizia.claps@gmail.com.