Il “Manifesto di Matera” sull’accessibilità universale

Sintesi di quanto emerso dalle riflessioni dei numerosi esperti di accessibilità universale intervenuti a “ZerObarriere. L’accessibilità conviene!”, evento internazionale tenutosi in Basilicata, il “Manifesto di Matera” è già stato adottato dalla città lucana - divenuta nel frattempo anche Capitale Europea della Cultura 2019 - con l’obiettivo di trasformare la “Città dei Sassi” in un volano per lo sviluppo turistico-culturale accessibile, a livello nazionale e internazionale
Matera, 27-28 settembre 2014, "ZerObarriere. L'accessibilità conviene!"
Uno dei tanti incontri tenutisi alla fine di settembre a Matera, durante l’evento internazionale denominato “ZerObarriere. L’accessibilità conviene!”

Come avevamo ampiamente riferito alla fine di settembre, la manifestazione internazionale sull’accessibilità universale, denominata ZerObarriere. L’accessibilità conviene! (organizzata dalla Società Officina Rambaldi, insieme al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al Consiglio d’Europa, a Federculture, all’European Network for Accessible Tourism, all’Europe-Design for All Europe, all’Institute for Human Centered Design di Boston, alla Regione Basilicata, al Comune di Matera e a molti altri partner, tra i quali, per citarne solo alcuni di ben noti ai nostri Lettori, l’International Council of Museums, Musei senza Barriere, l’Ente Nazionale dei Sordi, l’Associazione CulturAbile, MovieReading, l’Associazione Diritti Diretti e i portali ItaliAccessibile, PugliAccessibile e Viaggiare Disabili), si proponeva anche di elaborare un documento congiunto al cui interno prevedere che la città lucana diventasse la prima d’Europa ad inserire, all’interno della sua strategia politico-territoriale, l’accessibilità universale come paradigma di un nuovo modello di sviluppo.

Ebbene, quel documento è nato, si chiama appunto Manifesto di Matera, sintesi di quanto emerso dalle riflessioni dei numerosi esperti di accessibilità universale intervenuti alla due giorni in Basilicata e la città lucana – che nel frattempo, com’è noto, è diventata anche Capitale Europea della Cultura 2019 – lo ha già adottato.
A partire dall’evento di fine settembre, inoltre, si è costituito un network internazionale e permanente, per promuovere l’accessibilità e la cultura della progettazione inclusiva, con l’obiettivo di trasformare la “Città dei Sassi” in un volano per lo sviluppo turistico-culturale di tutte le realtà regionali, nazionali e internazionali.
«Si tratta di un progetto assai impegnativo – dichiara Simona Petaccia, presidente dell’Associazione Diritti Diretti, ONLUS attiva nel Comitato Tecnico-Scientifico di ZerObarriere – ma altrettanto importante per tutti. Il mio ringraziamento va certamente alla Società Officina Rambaldi, che l’ha reso possibile, e ai tanti professionisti coinvolti, per quello che assieme abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo, sia a favore del turismo per tutti che del relativo sviluppo socio-economico del nostro Paese». (S.B.)

Ricordiamo ancora la disponibilità (sia in lingua italiana che in inglese) del Manifesto di Matera. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, scrivere all’Associazione DirittiDiretti (info@dirittidiretti.it), che accoglie anche nuove, eventuali adesioni al progetto avviato in settembre a Matera.

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