Parmaccessibile è un servizio dal “taglio europeo”

di Stefania Delendati
Questo portale, infatti, creato da due giovani con disabilità, per aiutare ad orientarsi fra le tante proposte turistiche, culturali ed enogastronomiche offerte dal territorio parmense, evidenziandone l’accessibilità e rivolgendosi per lo più alla disabilità motoria, è un servizio che come concezione si avvicina certamente ai tanti del genere presenti in Nord Europa, dove l’attenzione alle esigenze dei turisti con disabilità è uniformemente distribuita nelle città
Orto Botanico di Parma
L’Orto Botanico di Parma, struttura totalmentre accessibile alle persone con disabilità motoria in carrozzina

Jessica Borsi e Matteo Salini sono due giovani neolaureati parmigiani che condividono la passione per la tecnologia e i social network, oltre ad essere appassionati di viaggi e scrittura. Nella loro città tutti li conoscono da quando hanno messo in rete Parmaccessibile.org, più che un sito Internet, una “bussola” che aiuta ad orientarsi fra le proposte turistiche offerte dal territorio parmense, chiaramente illustrate in termini di accessibilità e guardando per lo più alla disabilità motoria, ma non solo.
Jessica e Matteo, entrambi disabili curiosi della vita e impegnati da anni in àmbito sociale, hanno sperimentato le difficoltà che si incontrano aderendo a suggestioni turistiche che alla resa dei conti non si dimostrano fruibili. Hanno così deciso di mettere a disposizione di tutte le persone con disabilità l’esperienza acquisita e si sono concentrati a casa loro, in quella terra parmigiana che può soddisfare i gusti di viaggiatori di ogni genere.

Ad esempio, i buongustai non restano delusi dai prodotti tipici del Parmense, un lembo d’Italia non a caso definito come “food valley” (“valle del cibo”). Parmaccessibile censisce bar, cantine e ristoranti dove si può assaporare il meglio dell’enogastronomia, certi di non incontrare ostacoli che pregiudichino l’ingresso e la permanenza nei locali.
Si spazia poi nel ricco àmbito culturale e artistico. Non si contano chiese, palazzi storici, musei, teatri e castelli. Per ognuno il neonato portale segnala la presenza di parcheggi nelle vicinanze, conta gli scalini, specifica l’ampiezza delle porte e il tipo di pavimentazione stradale. Particolarmente interessanti i due itinerari cittadini Parma monumentale e Da un ponte all’altro, studiati appositamente per turisti in sedia a rotelle.
Un’ampia sezione è dedicata poi a parchi e riserve naturali dalla pianura agli Appennini, per arrivare alle strutture sportive destinate alle persone per cui vacanza è sinonimo di movimento. Né mancano suggerimenti per gli appassionati di turismo termale, mentre nell’home page si dà particolare risalto agli eventi in città e provincia: concerti, feste di paese, incontri, mostre vengono presentati con una scheda di approfondimento completa di prezzi e indirizzi.

Jessica Borsi
Jessica Borsi

Il portale, per altro, non si limita ad apporre il logo della carrozzina simbolo dell’accessibilità, perché ci sono tante disabilità e tanti livelli di adattabilità anche all’interno della stessa forma di disabilità. Parmaccessibile riferisce le situazioni in modo che il singolo viaggiatore possa decidere se quel determinato luogo è adeguato alle sue esigenze. Oltre alle recensioni, vengono forniti poi i riferimenti telefonici e gli indirizzi e-mail, in modo da facilitare il contatto diretto e favorire una personalizzazione della visita.

Il lavoro di squadra di Jessica e Matteo è perfettamente organizzato. La prima tiene i contatti con strutture e organizzatori di eventi, per conoscere la situazione a proposito delle barriere architettoniche, mentre il suo “socio” (così si chiamano tra loro) testa direttamente monumenti, manifestazioni, strade e alberghi, suggerendo i percorsi più idonei o alternativi. Due volte alla settimana fanno il punto della situazione nella loro sede operativa, all’interno della Rocca di Sala Baganza, a una dozzina di chilometri dal capoluogo.
L’aggiornamento è costante e i dati sono implementati oltreché aggiornati sulla base di nuove informazioni ricevute e verificate. Parmaccessibile è anche interattivo, con gli utenti che possono infatti lasciare suggerimenti ed eventualmente richiedere ulteriori notizie.

Questo sito avvicina il territorio parmense ai Paesi del Nord Europa, dove l’attenzione alle esigenze dei turisti con disabilità è uniformemente distribuita nelle città. Infatti, malgrado negli ultimi anni siano stati compiuti molti passi avanti, in Italia non esiste una pianificazione sistematica per rendere fruibili i luoghi di villeggiatura. Una positiva svolta si è avuta nel 2013, da parte della Presidenza del Consiglio, con la pubblicazione di Accessibile è meglio, primo Libro Bianco sul Turismo per Tutti. A tal proposito si sottolinea che Parmaccessibile rispetta proprio le direttive di quest’ultimo.

Matteo Salini
Matteo Salini

Una delle più importanti finalità del sito è quella di coinvolgere le Istituzioni locali e anche su questo fronte gli ideatori hanno riscosso lusinghieri successi. È arrivato il patrocinio dell’Unione Pedemontana e dei Comuni di Borgotaro, Sala Baganza, Calestano e Polesine Parmense. Un’importante apertura è stata riscontrata anche da parte delle guide dell’Appennino che si stanno mobilitando per la realizzazione di sentieri accessibili e un altro concreto aiuto è arrivato dal Circuito Castelli del Ducato per la mappatura di rocche e manieri.

Le visite a Parmaccessibile si attestano tra i 350 e i 500 contatti settimanali, il 75% dal territorio nazionale, il restante 25% dall’estero, compresi Paesi lontani (Stati Uniti, Brasile, Argentina e Russia). «Attestati di stima, incoraggiamento e ringraziamento – spiega Matteo Salini – arrivano alla sezione Commenti. Soprattutto i visitatori stranieri sottolineano l’utilità delle informazioni fornite».
Il sogno nel cassetto è quello di creare una rete nazionale di portali web simili, ma nel frattempo i promotori dell’iniziativa sono consapevoli della necessità di rimboccarsi le maniche in vista dell’Expo 2015, «perché – ricorda ancora Matteo – è atteso circa un milione di persone con disabilità che magari, essendo a pochi chilometri da Milano, possono aver voglia di visitare i nostri luoghi».
«Ringrazio i nostri genitori – è Jessica Borsi che parla – e tutti quelli che credono in noi fin dall’inizi. Ci siamo creati un lavoro e ne siamo orgogliosi. Anche perché in questo periodo non è facile riuscirci».
Insomma, viaggiatori a rotelle, con le stampelle o più semplicemente “affetti” da una condizione fisiologica come l’anzianità, lasciatevi prendere per mano da Parmaccessibile: Parma e la sua provincia vi aspettano a braccia aperte.

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