Non si va certo per il sottile, pur di revocare indennità!
Che altro infatti si può dire di un medico legale, consulente del Tribunale di Napoli, che arriva a prevedere e “prescrivere” la guarigione dall’autismo (!) di un bimbo di nove anni, affetto appunto da «un disturbo pervasivo dello sviluppo con deficit comportamentale e della comunicazione» e di quello stesso Tribunale, che a seguito di tale responso, decide appunto la revoca dell’indennità di accompagnamento, per l’indubbia soddisfazione dell’INPS?