Anche il Forum Nazionale del Terzo Settore è stato convocato dal Governo all’incontro di ieri, 27 ottobre, presso il Ministero del Lavoro, insieme alle organizzazioni sindacali, a Confindustria, Rete Impresa Italia, ABI (Associazione Bancaria Italiana), Alleanza Cooperative Italiane, ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Agrinsieme e Coldiretti.
Erano presenti il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione Marianna Madìa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
«La Legge di Stabilità in discussione – dichiara per l’occasione Pietro Barbieri, portavoce del Forum – è senz’altro una manovra “espansiva” e innovativa, come non avveniva da molti anni, con provvedimenti che vanno nella direzione giusta per il Terzo Settore italiano, a partire dalle detrazioni alle ONLUS, all’aumento dei fondi stanziati per il 5 per mille – pur mancando una stabilizzazione di quest’ultimo strumento – alla riduzione dell’IRAP [Imposta Regionale sulle Attività Produttive, N.d.R.] di cui beneficerà di certo anche il Terzo Settore. Allo stesso tempo, però, il combinato disposto di tagli di miliardi a Regioni e Comuni e spending review può avere effetti molto deleteri sul welfare italiano, sulle persone che fruiscono di servizi – in particolare i più poveri e i non autosufficienti – e sui lavoratori del welfare, così come l’aumento della tassazione sugli utili degli enti non commerciali e sulle Fondazioni di origine bancaria, che decimerebbe letteralmente le erogazioni al Terzo Settore e i contributi al sostegno delle attività di volontariato, con un abbattimento importante delle risorse per i Centri di Servizio per il Volontariato».
«Abbiamo espresso la nostra preoccupazione – prosegue Barbieri – anche per il taglio delle risorse ai Patronati, che offrono servizi gratuiti di cui godono i cittadini, con conseguenze che incidono fortemente sull’organizzazione delle politiche sociali. Quanto ai cosiddetti “Bonus Bebè”, crediamo che, per venire incontro alle famiglie, abbiano più senso misure volte, per esempio, alla diminuzione o azzeramento delle rette dei nidi ed all’aumento della rete per l’infanzia».
«Le risorse che questa manovra ci sembra muovere – conclude il Portavoce del Forum – sono tante, ma per noi alla base ci dev’essere l’idea di una “fiducia” necessaria a far ripartire il Paese, una fiducia che si ottiene anche attraverso la coesione sociale. Per fare questo, non è pensabile immaginare anno dopo anno “interventi spot” orientati a tappare alcuni buchi, ma bisogna investire sulle politiche sociali e sul welfare come un fondamento per il nostro sviluppo. Smettere quindi con la politica dei tagli, per programmare almeno su un arco temporale triennale, così da poter immaginare e mettere in campo vere politiche di crescita e di sviluppo». (A.M.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).
Articoli Correlati
- Un rinnovamento che ora richiede coerenza e concretezza «La scelta di un soggetto proveniente dal nostro mondo - dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo Settore, a proposito della nomina di Giuliano Poletti a Ministro del Lavoro…
- State sereni? Ma anche no! Alcune dichiarazioni di Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sulle pensioni d’invalidità e l’accompagnamento, «non consentono certo di stare sereni», scrive Carlo Giacobini, confermando che i timori espressi nei…
- Un’occasione da non perdere Sia il Forum del Terzo Settore che il Centro Nazionale del Volontariato esprimono soddisfazione per la competenza sui temi del Terzo Settore dei “freschi” Sottosegretari al Lavoro e alle Politiche…