Un albero (e una struttura) dai “frutti dimenticati”

Si chiama infatti “azzaruolo” sia un albero da frutto di quelli “dimenticati”, sia quella che ormai da un po’ di anni dovrebbe essere una struttura regionale per adulti con autismo, nel Comune di Jesi (Ancona), mentre invece è un’altra delle tante storie italiane di “dimenticanze”, nonostante gli impegni ufficiali, gli atti legislativi e i finanziamenti. Una storia denunciata dall’ANGSA Marche (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)

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La diversità che fa paura e il male “di convivere”

Proprio oggi, quando cioè parla per la prima volta pubblicamente il ragazzo vittima a Napoli delle sevizie che gli causarono gravi lesioni, terribile fatto di cronaca che tanto scalpore fece una ventina di giorni fa, riflettiamo “a mente fredda” su quanto ancora la “diversità” faccia paura e sulla necessità di «curare il male “di convivere” – come scrive Tania Sabatino – ridefinendo le relazioni con l’altro da sé e creando un nuovo senso di comunità»

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Quando la burocrazia è più rigida di una barriera

«A cosa serve un contrassegno da esporre, che dà diritto anche al transito in ZTL (Zona a Traffico Limitato), se poi non lo si può usare? E perché la burocrazia deve ostacolare la nostra vita peggio di una barriera architettonica?». Come non fare nostre queste domande di Carlotta Bisio, persona con disabilità multata nella ZTL di Torino e che, soprattutto, si è vista respingere il successivo ricorso, pur avendo presentato tutta la documentazione necessaria?

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Malattie Rare: bisogna organizzare una buona rete

Tanto resta ancora da fare, in àmbito di assistenza ai Malati Rari, e tuttavia, la recente approvazione del Piano Nazionale Malattie Rare 2013-2016 può costituire un buon punto d’inizio, da sostanziare con un intenso lavoro collegiale e condiviso da parte di tutti gli attori del sistema: è quanto emerso a Roma, durante la conferenza internazionale “Rare Diseases: Europe’s Challenge”, cui hanno partecipato anche le Federazioni EURORDIS e UNIAMO-FIMR

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Un esempio di transizione dallo sport al lavoro

È quello di Adecco Italia – società leader nei servizi per la gestione delle risorse umane – che tramite uno specifico programma, in collaborazione con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), ha consentito a numerosi sportivi con disabilità di trovare un’occupazione o di partecipare ad attività di formazione professionale. Se n’è parlato a Milano, durante un convegno centrato su quattro “parole chiave”: sport, lavoro, disabilità e inclusione

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Tempo libero, ma tempo educativo

Si chiama così il progetto presentato dall’ANFAMIV (Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi) e approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che si svolgerà durante tutto questo anno scolastico 2014-2015, tramite una serie di laboratori tematici, con il coinvolgimento di persone con disabilità visiva assieme a giovani volontari che, secondo i princìpi dell’inclusione sociale, opereranno per la creazione di vari prodotti

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Violenza sulle donne con disabilità e comunicazione distorta

Per una donna con disabilità non sempre è così facile chiedere aiuto in caso di violenze. Se si parla poi di disabilità intellettiva, una comunicazione distorta potrebbe significare non rilevare violenze realmente accadute o denunciarne altre di inattendibili. Si pensi, ad esempio, ai casi di denunce di abusi sessuali ai danni di persone con autismo, sostenute facendo ricorso alla “Comunicazione Facilitata”, metodo non scientificamente validato per l’autismo. Di questo e altro abbiamo parlato con Carlo Hanau, da lungo tempo esperto del settore

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