Torino: vogliamo la totale accessibilità dei trasporti

Lo chiederanno il 7 novembre, nel corso di una conferenza stampa, le organizzazioni e i cittadini proponenti quel ricorso al TAR del Piemonte, la cui Sentenza ha recentemente obbligato il Comune di Torino ad attuare entro pochi mesi «idonee misure di programmazione e pianificazione degli interventi diretti ad eliminare le barriere architettoniche e a migliorare l’accesso degli utenti disabili al servizio di trasporto pubblico»

Persona in carrozzina che sale su un autobus a TorinoStiamo seguendo ormai da molto tempo gli sviluppi di quel ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Piemonte, che alcune organizzazioni (CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà; CP-Coordinamento Paratetraplegici; CEPIM-Centro Persone Down; UILDM-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare; Associazione HS-Handicap e Sviluppo), insieme a singoli cittadini (Davide Petrini, Roberto Tarditi), avevano inoltrato per ottenere l’annullamento della Deliberazione n. 01582/119, prodotta il 7 maggio 2012 dalla Giunta Comunale di Torino, contenente il nuovo Regolamento del servizio di trasporto destinato a persone assolutamente impedite all’accesso e alla salita sui mezzi pubblici di trasporto ed ai ciechi assoluti, e ritenuta come un provvedimento che aveva «peggiorato in modo inaccettabile i servizi di trasporto destinati alle persone con disabilità nel capoluogo piemontese».
Quella Sentenza (n. 01456/2014), come abbiamo riferito qualche settimana fa, è arrivata il 1° settembre scorso e pur respingendo alcune parti del ricorso, lo ha accolto sostanzialmente, scrivendo che il Comune di Torino – e quindi la Società GTT (Gruppo Torinese Trasporti) – dovrà prestare «ottemperanza alla presente sentenza approvando, entro il termine di sei mesi dalla sua pubblicazione, idonee misure di programmazione e pianificazione degli interventi diretti ad eliminare le barriere architettoniche ed a migliorare l’accesso degli utenti disabili al servizio di trasporto pubblico, ai sensi della legge n. 104 del 1992 (con la necessaria e puntuale indicazione dei tempi e delle modalità di finanziamento) [grassetto nostro nella citazione, N.d.R.]», riferendosi esplicitamente all’«accessibilità degli spazi urbani», all’«individuazione e realizzazione di percorsi accessibili», all’«installazione di semafori acustici per non vedenti» e alla «rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione» per le persone con disabilità.

A questo punto gli stessi soggetti ricorrenti da noi sopra indicati hanno convocato una conferenza stampa, per venerdì 7 novembre (CTO – Sala Stampa ex URP, atrio, piano terra, Via Zuretti, 29, Torino), allo scopo di «attivare, in tale contesto, percorsi virtuosi e collaborativi, che coinvolgano Amministratori, Enti, Cittadini e Associazioni, per promuovere in tempi ragionevoli una piena e totale accessibilità del Trasporto Pubblico Locale, reso finalmente fruibile alle diverse disabilità motorie, percettive e intellettive, monitorando nel tempo la sua piena e adeguata attuazione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uffstampa@cdpconsulta.it.

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