«Festeggeremo con uno spettacolo teatrale ispirato ai testi del beato Luigi Monza, evento cui parteciperanno tutti, bambini, genitori e operatori»: Alda Pellegri, presidente della Nostra Famiglia, lancia così lo spettacolo intitolato Una casa per tutti, in programma per venerdì 21 novembre a Ponte Lambro (Como) (Via Don Luigi Monza, 1, ore 14.30), per festeggiare i sessant’anni del Centro.
Ponte Lambro, è il caso di ricordarlo, rappresenta l’inizio di una traiettoria che ha guidato la storia della riabilitazione alla Nostra Famiglia e in Italia: nel 1954, infatti, venne stipulata la prima convenzione con l’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica (denominato in seguito Ministero della Sanità), che riconosceva appunto La Nostra Famiglia di Ponte Lambro quale primo Centro di Riabilitazione convenzionato con lo Stato italiano.
Lì si formarono i primi terapisti della riabilitazione con innovativi progetti per l’autonomia e la relazione, lì arrivarono per i trattamenti i primi bambini con patologie motorie molto complesse, che richiedevano attrezzature a quel tempo del tutto inesistenti in Italia.
Ponte Lambro, dunque, è stato un luogo di formazione, ospitando gli allievi delle Scuole per Terapisti della Riabilitazione a partire dagli Anni Settanta e garantendo inoltre fin dall’inizio dell’attività, l’educazione che sempre si associa alla riabilitazione rivolta a soggetti in età evolutiva. Infatti, alla Scuola Statale interna al Centro, si è aggiunta la Scuola dell’Infanzia integrata per i bimbi più piccoli, e successivamente è nato il nido per i piccolissimi, articolato su progetti sperimentali personalizzati in relazione alle caratteristiche e ai bisogni di coloro che necessitano di riabilitazione globale precoce, e infine si è sviluppato il Progetto Ponte, all’insegna di un’attività integrata con la Scuola Media del territorio.
L’innovazione è stata senz’altro una caratteristica sempre perseguita dal Centro di Ponte Lambro, dove quotidianamente sessanta operatori prendono in carico minori con disabilità neuromotorie e neuropsichiche, disturbi del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, disturbi emozionali e di relazione, disturbi sensoriali e neurosensoriali complessi.
In totale vengono effettuate ventimila prestazioni ambulatoriali all’anno, mentre novanta sono i posti per il ciclo diurno continuo, per soggetti tra i 18 mesi e i 15 anni, che presentino quadri neuropsichiatrici complessi per i quali è necessario un intervento intensivo e globale. Vengono seguiti anche adulti con patologie ortopediche o del sistema nervoso.
«A Ponte Lambro – sottolinea Pellegri – deteniamo molti primati: innanzitutto quello di custodire le spoglie del Fondatore, il beato Luigi Monza, di cui quest’anno celebriamo il sessantesimo anniversario della morte. Poi siamo il primo Centro riconosciuto dallo Stato italiano, sollecitato dalla nostra realtà a riconoscere l’importanza della riabilitazione rivolta alla disabilità in età evolutiva, con le sue complessità e con l’esigenza di cura che i bambini richiedono. Lo spettacolo del 21 novembre sarà quindi dedicato proprio ai bambini, alcuni dei quali sono diventati ormai grandi, ma che tutti rimangono affezionati ai primi passi fatti in una casa che forse appare piccola nello spazio, ma che per loro è rimasta grande nel tempo». (C.T.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa La Nostra Famiglia (Cristina Trombetti), ufficio.stampa@bp.lmf.it.
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