Nel presentare la seconda edizione del Progetto Napoli tra le mani, le Soprintendenze, i Musei, i luoghi d’arte pubblici e privati e le Associazioni di persone con disabilità hanno voluto formalizzare – attraverso la presentazione di uno specifico Protocollo d’Intesa -, la costituzione di una “Rete” volta alla diffusione di buone pratiche nella gestione dei beni culturali, che favoriscano l’inclusione delle persone con disabilità attraverso itinerari fruibili da tutti.
In sostanza, l’impegno assunto dalle parti coinvolte è quello di tenere ferma l’attenzione alle problematiche legate alla fruizione affinché possa essere garantito a ogni cittadino il diritto alla conoscenza del patrimonio archeologico, storico-artistico e architettonico della città di Napoli.
Il progetto prevede tra l’altro un calendario di visite tattili al Museo Archeologico Nazionale, alle Catacombe di San Gennaro, al Duomo di Napoli, alla Certosa di San Martino, al Palazzo Reale, alla Chiesa della Sanità, al Museo di Capodimonte, all’Orto Botanico, alla Villa Floridiana, a Villa Pignatelli e al Tunnel Borbonico.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti i rappresentanti delle varie Soprintendenze di Napoli e Provincia, oltreché dell’Università Suor Orsola Benincasa, coinvolta anch’essa nel progetto, insieme agli esponenti dell’ENS Campania (Ente Nazionale dei Sordi), dell’UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e di DPI Italia (Disabled Peoples’ International). (S.B.)
Ringraziamo l’UNIVOC di Napoli per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: univocna@univoc.org.
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