Com’è ben noto, dopo una lunga e controversa elaborazione – seguìta passo dopo passo anche dal nostro giornale – alla fine dello scorso anno un Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM 159/13), aveva definito il nuovo regolamento sulle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), provvedimento riguardante milioni di cittadini italiani, in quanto l’ISEE stesso viene richiesto per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, ovvero a tutti i servizi o gli aiuti economici rivolti a situazioni di bisogno o necessità (ad esempio le prestazioni ai non autosufficienti, i servizi per la prima infanzia, le agevolazioni economiche sulle tasse universitarie, quelle per le rette di ricovero in strutture assistenziali, le eventuali agevolazioni su tributi locali).
E tuttavia, per la concreta entrata in vigore della nuova norma, servivano altri provvedimenti, il primo dei quali è l’approvazione dei nuovi modelli per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessari appunto per il calcolo dell’ISEE.
Ebbene, tramite un Decreto del 7 novembre scorso, pubblicato il 17 in Gazzetta Ufficiale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato quel modello tipo, insieme alle relative istruzioni per la compilazione.
Trascorsi ora trenta giorni dalla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale, vale a dire il 17 dicembre prossimo, le Dichiarazioni Sostitutive Uniche potranno essere rilasciate solo con i nuovi criteri e quindi anche le prestazioni sociali agevolate richieste successivamente a quella data verranno erogate sulla base delle nuove regole fissate dal DPCM 159/13.
Sempre entro il 17 dicembre, inoltre, gli enti che disciplinano l’erogazione delle prestazioni sociali agevolate (Comuni, Università ecc.) dovranno emanare gli atti anche normativi necessari all’erogazione stessa delle nuove prestazioni, in conformità alle disposizioni del “nuovo ISEE”, fissando le nuove soglie di accesso alle prestazioni sociali agevolate di loro competenza ed eventuali criteri aggiuntivi.
In un ampio approfondimento curato con l’abituale meticolosità dal Servizio HandyLex.org, del quale suggeriamo caldamente la consultazione, viene delineata quella che sarà la nuova situazione per le persone con disabilità, considerando da una parte i trasferimenti monetari di natura assistenziale computati dal DPCM 159/13, dall’altra le franchigie e le detrazioni previste, con novità anche di segno positivo, «tali – si scrive in Handylex.org – da far considerare il nuovo ISEE, per la maggioranza delle persone con disabilità, di migliore trattamento rispetto a quello previgente e in assoluto preferibile rispetto a quello teoricamente profilato dal DPCM del dicembre 2013. La massima attenzione va ora rivolta ai Comuni e agli enti erogatori di prestazioni sociali agevolate che, come detto, sono in fase di definizione delle nuove Delibere ISEE. Vigilare sui criteri, ora più che mai determinanti, significa infatti controllare che le soglie e i limiti indicati non ripropongano svantaggi “antichi”». (S.B.)
Ricordiamo ancora l’approfondimento sulla materia trattata nella presente nota, disponibile nel Servizio HandyLex.org e del quale suggeriamo senz’altro la consultazione.