Province o Città Metropolitana, i diritti vanno garantiti!

«Fare in modo che nel passaggio di competenze tra la Provincia di Milano e la nuova Città Metropolitana, i diritti delle persone con disabilità vengano sempre garantiti, ricordando che nessuna problematica di carattere finanziario può far venire meno il rispetto di essi»: lo scrivono i rappresentanti della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e della LEDHA Milano, in una lettera inviata alle Istituzioni della neonata Città Metropolitana

Giuliano Pisapia

È Giuliano Pisapia, sindaco metropolitano di Milano, il primo destinatario della lettera inviata da LEDHA e LEDHA Milano

«Non disperdere il patrimonio di competenze acquisito in questi anni e fare in modo che, nel passaggio di competenze tra la Provincia di Milano e la nuova Città Metropolitana, i diritti delle persone con disabilità vengano sempre garantiti».
Lo hanno scritto Maria Villa Allegri, vicepresidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabailità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Marco Rasconi, presidente di LEDHA Milano, in una lettera alle Istituzioni della neonata Città Metropolitana, in cui hanno anche ribadito la propria disponibilità «a essere parte di percorsi di analisi e studio per verificare se e quali interventi possano rendersi necessari per migliorarne sostenibilità ed efficacia».

Sono ormai diversi mesi, del resto, che le Associazioni lombarde di persone con disabilità seguono con preoccupazione il passaggio di competenze dalle “vecchie” Province alle “nuove” Province e alla Città Metropolitana. Le vecchie Province, infatti, avevano competenze molto precise nell’ambito dell’inclusione scolastica. Secondo Villa Allegri e Rasconi, dunque, «occorre che questi diritti vengano sempre garantiti», affermazione rivolta in particolare ai servizi a sostegno dell’inclusione scolastica per gli alunni con disabilità sensoriale (nelle scuole di ogni ordine e grado), al trasporto e all’assistenza educativa per gli studenti delle scuole superiori».
Le Province, inoltre, gestivano anche servizi di fondamentale importanza a sostegno dei processi di inclusione lavorativa, ultimo dei quali, ma non certo ultimo, quello riguardante la promozione di percorsi di formazione e aggiornamento per gli operatori sociali, tra cui molti attivi all’interno dei servizi per le persone con disabilità. «Come abbiamo più volte sottolineato – hanno scritto Villa Allegri e Rasconi – è fondamentale che questo patrimonio di competenze non vada disperso».

Nella lettera degli esponenti di LEDHA e LEDHA Milano, si auspica in conclusione che la Regione Lombardia e il Governo, ciascuno per le proprie competenze, «procedano in tempi utili e certi nella definizione delle funzioni in materia di supporti al diritto allo studio delle persone con disabilità e nella destinazione delle risorse finanziarie per farvi fronte». «Nel frattempo – sottolineano Villa Allegri e Rasconi – non possiamo che ribadirvi, come problematiche di carattere finanziario non possano far venire meno il dovere di garantire in modo adeguato i servizi esigibili necessari per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone con disabilità». (S.B.)

È disponibile il testo integrale della lettera inviata alle Istituzioni della neonata Città Metropolitana di Milano dalla LEDHA e da LEDHA Milano. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

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