«Lo scorso anno – scrive Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, in una lettera inviata al Presidente della Regione e agli Assessori alle Politiche Sociali e alla Sanità – ha coinciso con l’entrata in vigore della Legge Regionale 57/12 (Interventi regionali per la vita indipendente) e le relative domande dovevano essere presentate entro il 28 marzo. Quest’anno, invece, sono in molti a non sapere che la scadenza prevista è quella del 31 gennaio, tanto che ad oggi, a pochissimi giorni da quella data, ci risulta che non sia stata depositata praticamente alcuna domanda. Per questo, quindi, chiediamo alla Regione Abruzzo di posticipare la scadenza alla fine di marzo, o per lo meno alla fine di febbraio, in modo da consentire a tante persone che ne hanno diritto di richiedere il contributo per l’assistenza personale autogestita».
Nel suo messaggio ai rappresentanti della Regione, Ferrante evidenzia anche la scarsissima, per non dire nulla, visibilità data finora alla notizia della scadenza anticipata, ciò che lo induce a chiedere «la più ampia diffusione possibile, attraverso tutti i canali disponibili, inviando anche avvisi pubblici a tutte le strutture riabilitative, fisioterapiche e sanitarie, compresi gli ospedali, e chiedendo ai vari Ambiti Sociali Territoriali di informare a propria volta in modo capillare, investendo direttamente tutti i Comuni».
Altro elemento non certo secondario, rilevato dal Presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, «sarebbe quanto mai importante che la Regione o gli Ambiti informassero anche chi ha già prodotto la richiesta per il 2014, perché non tutti sanno che la domanda va ripetuta ogni anno».
A proposito di scadenze, Ferrante coglie l’occasione del suo messaggio, per ricordare anche che «a livello nazionale, e non solo nella nostra Regione, stiamo assistendo al caos che regna intorno all’entrata in vigore dei nuovi modelli ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)». «Esistono infatti – sottolinea – motivi tecnici legati al nuovo programma informatico e alle convenzioni tra i CAF e l’INPS, per cui, ad oggi, non possono ancora essere rilasciati i nuovi attestati ISEE. Anche se poi alcuni CAF riuscissero nei prossimi giorni ad essere operativi, saranno presi d’assalto dagli utenti e si creeranno numerosi ingorghi. Per questo motivo, a livello nazionale, tutte le scadenze che riguardavano le Istituzioni sono state posticipate almeno al 28 febbraio e alcune Università, inoltre, hanno posticipato a metà marzo la richiesta della riduzione delle proprie tasse». (S.B.)
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