Potrebbe rivelarsi molto pericolosa la proroga della scadenza del termine utile a presentare le domande in Abruzzo (31 gennaio prossimo), ai sensi della Legge Regionale 57/12 (Interventi regionali per la vita indipendente), per progetti di assistenza indiretta autogestita delle persone con disabilità, ciò che era stato richiesto nei giorni scorsi, su queste stesse pagine, dal Presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo.
Credo infatti sia opportuno ricordare che questa forma di assistenza non è certo molto amata da quei “poteri forti” che in questo settore traggono da sempre fonti di notevoli profitti. Non a caso quella Legge Regionale è stata approvata con grande fatica alla fine del 2012, solo dopo anni di dure battaglie, che hanno visto in prima fila il nostro Movimento e le tante persone con disabilità che ad esso aderiscono.
Per questo ritengo che un rinvio della scadenza del 31 gennaio potrebbe certamente diventare un ottimo pretesto in più, per chi cerca di ostacolare la corretta applicazione della Legge, esercitando ad esempio pressioni per un “iter lungo” della relativa Delibera, con la conseguenza che le graduatorie potrebbero arrivare solo tra molti mesi, costringendo così a una lunga attesa le persone con urgente necessità di assistenza.
Si è detto per altro che la visibilità data alla notizia della scadenza di quest’anno sarebbe stata scarsa, se non nulla, ma da parte mia posso segnalare che l’informazione è stata data per tempo agli oltre duecento iscritti al Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, tra cui anche varie Associazioni, mettendo tutti in grado di essere a conoscenza della data prescritta.
Pericoloso posticipare quella scadenza
«Potrebbe rivelarsi molto pericoloso prorogare il termine utile a presentare le domande in Abruzzo per progetti di assistenza indiretta autogestita delle persone con disabilità, in quanto potrebbe favorire chi cerca di ostacolare la corretta applicazione della relativa Legge Regionale»: lo scrive Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, rispondendo a chi nei giorni scorsi si era appunto pronunciato in favore di una proroga