«Com’è noto, la Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni) non ricomprende le competenze sociali tra quelle fondamentali dell’Ente di Area Vasta [l’organismo che dovrebbe appunto sostituire le Province, N.d.R.]. È stato inoltre disposto che le Regioni provvedano al riordino delle competenze non fondamentali. Ebbene, al momento attuale il rischio è che in Veneto rimangano senza servizio circa mille bambini e ragazzi con disabilità sensoriali e senza lavoro circa seicento assistenti alla comunicazione. Inoltre, non sarebbero più assicurati i servizi di trasporto».
A denunciarlo in una nota è Marcella Nalli, responsabile del progetto vedere sentire.it, allargando così ancor di più il quadro dei gravi disagi segnalati in questi giorni in varie zone d’Italia, a causa della citata Legge 56/14 – nota anche come “Legge Delrio” – rispetto alla quale, ad esempio, va segnalata la dura presa di posizione della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che nei giorni scorsi ha sottolineato il «grave rischio che con la soppressione delle Province scompaiano anche gli assistenti educativi e della comunicazione per gli alunni con disabilità», chiedendo e ottenendo sulla questione un prossimo incontro con il Governo.
Per quanto riguarda il Veneto, ora si è proprio alla vigilia della discussione in Regione, da parte della competente Area Bilancio, di «un bilancio – ricorda Nalli – che allo stato attuale non include il Capitolo Sociale e che pertanto non ci assicura più alcuna risorsa a partire dall’immediato futuro».
«Le risorse economiche comprese nel suddetto Capitolo – prosegue la responsabile di vederesentire.it – coprivano il servizio di assistenza socio didattica integrativa per ragazzi con disabilità sensoriale, l’inserimento negli istituti specializzati e il trasporto delle persone con disabilità. È pertanto opportuno sollecitare in modo incisivo i Funzionari Regionali preposti, affinché assicurino adeguate risorse, la salvaguardia dei servizi scolastici rivolti alle persone con disabilità sensoriale e il mantenimento dei posti di lavoro per il personale impiegato». (S.B.)
Sulla questione qui richiamata è stato concordato, insieme a molti operatori e famiglie interessate, un documento che può essere condiviso anche con Associazioni, Sindacati e altre organizzazioni, inserito in forma di petizione popolare rivolta alla Regione Veneto, nella piattaforma Change.org. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: marcella.nalli@vederesentire.it.