Facilitare il passaggio di persone con sindrome di Down verso la vita adulta, attraverso un’esperienza di lavoro all’estero nel settore alberghiero: è questo l’obiettivo del progetto biennale europeo “targato” AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e denominato Fuga di braccia e di cervelli.
Avviata nello scorso mese di novembre, l’iniziativa – finanziata dal programma comunitario Erasmus Plus nell’àmbito dell’azione Ka1 Learning Mobility of Individuals (“Mobilità ai fini di apprendimento”) – si protrarrà fino al mese di dicembre del 2016 e vedrà impegnati complessivamente ventiquattro giovani con sindrome di Down, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, tutte persone in transizione tra la scuola e il mondo del lavoro, provenienti da dodici Sezioni dell’AIPD (Arezzo, Bari, Belluno, Caserta, Cosenza, Latina, Mantova, Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Versilia e Viterbo), che vivranno tre settimane a Barcellona come tirocinanti presso l’Inout Hostel della Fondazione Icaria Iniciatives Socials, partner del progetto (a ogni flusso di tirocinio parteciperanno quattro persone con sindrome di Down e due educatori).
«Le persone con sindrome di Down – spiega Carlotta Leonori, operatrice dell’AIPD e responsabile del progetto – hanno meno opportunità di accedere a tirocini lavorativi e di conseguenza hanno meno possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. Per quanto poi riguarda i giovani con sindrome di Down, essi hanno spesso difficoltà a mettere in pratica le abilità acquisite nei loro percorsi formativi. L’idea di questo progetto è pertanto quella di dar loro l’opportunità di lavorare all’interno di un contesto nel quale sperimentare quello che hanno imparato, dalle loro competenze professionali a quelle comunicative e sociali».
E dalla Spagna arrivano già le prime testimonianze dei tirocinanti coinvolti nell’iniziativa. Lorenza e Francesca dell’AIPD di Arezzo raccontano infatti tutta la loro soddisfazione nell’essere a Barcellona, perché, dicono «ci piace molto lavorare». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: aipd@aipd.it.