«Siamo qui per risolvere il problema», ha dichiarato Claudia Firino, responsabile dell’Assessorato Regionale Sardo alla Pubblica Istruzione, in apertura dell’incontro di Sassari con lavoratori, forze sindacali e associazioni di genitori e studenti, dedicato alla grave situazione verificatasi dopo che la Provincia di Sassari ha sospeso in queste settimane l’assistenza educativa e il servizio di trasporto agli studenti con disabilità delle scuole superiori, esattamente 132 persone, di cui 77 provenienti da vari Paesi dell’hinterland.
Una situazione, questa, denunciata su queste stesse pagine da Giovanna Tuffu, presidente dell’ANGSA Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), inserita per altro in un quadro nazionale già di per sé assai “caldo”, con il coincidente e complicato passaggio di quelle competenze dalle Province agli organismi destinati a sostituirle, come stabilito dalla Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni).
La stessa FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha recentemente sollevato con forza il problema, ottenendo in tal senso un prossimo incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianclaudio Bressa.
Anche l’ANGSA Sassari, dunque, ha partecipato all’incontro con l’assessora Firino, cui era presente pure l’assessore provinciale all’Istruzione Rosario Musmeci. Dopo avere sottolineato «la complessità della situazione da un punto di vista tecnico-amministrativo», Firino «ha ribadito che non oltre il 4 febbraio verrà approvato in Consiglio Regionale e in via d’urgenza un emendamento alla Finanziaria, che consentirà di utilizzare le risorse per la ripresa del servizio».
In ogni caso, riferisce Tuffu, «ciò che è emerso da tutte le parti coinvolte è stata l’urgenza di riattivare immediatamente il servizio a partire da questa settimana e che i ragazzi ritornino a scuola prima possibile».
«Dato atto che c’è la volontà politica di risolvere il problema – aggiunge la Presidente dell’ANGSA Sassari – e vista la disponibilità di tutte le parti, abbiamo proposto di trovare subito una soluzione tecnico-amministrativa che consenta alla Regione di comunicare formalmente alla Provincia il contenuto specifico e vincolato dell’emendamento, in modo che l’Ente Provinciale possa prorogare il contratto con la cooperativa che gestisce il servizio. Solo in questo modo i nostri ragazzi potranno tornare a scuola in tempi brevi e senza questo passaggio fondamentale, è molto difficile che la situazione si sblocchi rapidamente».
«Più in generale – sottolinea Tuffu – diamo atto dell’impegno di Firino per sbloccare la situazione, ma dobbiamo ancora esprimere la nostra preoccupazione per almeno due motivi. Da un lato, infatti, perché l’emendamento alla Legge Finanziaria Regionale sbloccherà risorse per circa 200.000 euro, garantendo cioè la ripresa del servizio solamente per un mese e mezzo e non fino alla conclusione dell’intero anno scolastico. Sarebbe quindi importante che venissero inserite in Finanziaria ulteriori risorse, per consentire la prosecuzione del servizio fino al mese di giugno, in modo da evitare altre interruzioni con tutte le conseguenze negative e molto gravi per i ragazzi e le famiglie. Dall’altro lato perché da un punto di vista tecnico e formale l’emendamento non potrà essere immediatamente esecutivo: per esserlo, infatti, dovrà necessariamente seguire l’iter di approvazione della Finanziaria Regionale, che nella migliore delle ipotesi sarà approvata a fine febbraio».
«Auspichiamo pertanto – conclude la Presidente dell’ANGSA locale – che la Giunta Regionale, in accordo con l’intero Consiglio, garantisca risorse di almeno altri 500.000 euro, per concludere l’anno scolastico e che per il prossimo anno 2015-2016 vi sia una dotazione finanziaria idonea. Chiediamo altresì anche un tavolo condiviso aperto alle Associazioni, per stabilire gli standard qualitativi del servizio». (S.B.)
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