«Le persone con disabilità intellettiva – sottolinea Sonia Zen, presidente dell’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) – restano, ancora oggi, emarginate e discriminate. Per questo guardiamo con grande interesse alla Campagna Play Unified (“gioco unificato”), lanciata a livello mondiale da Special Olympics, il movimento internazionale per lo sport praticato appunto da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, che mira, attraverso il coinvolgimento nello sport, ad abbattere le barriere culturali esistenti, ponendo fine all’ingiustizia e diventando uno strumento finalizzato a migliorare la vita di quelle persone, favorendone l’inserimento e l’integrazione. In altre parole, attraverso la condivisione di un linguaggio sportivo comune, si vuole costruire una generazione unita, che elimini pregiudizi e stereotipi, per un futuro teso al rispetto e all’inclusione. Tutto quello che serve, insomma, è uscire e giocare».
Parole che fotografano al meglio lo spirito degli eventi promossi in Italia e nel mondo da Special Olympics, come ad esempio i recenti ventiseiesimi Giochi Nazionali Invernali di La Thuile, in Valle d’Aosta, della cui consueta, ampia partecipazione abbiamo già riferito nel nostro giornale.
E tra i “medagliati” di quella manifestazione, anche quest’anno – così come nel 2014 – è arrivato dall’ANGSA Treviso Nicolò Trevi, ventiseienne con autismo e ipovedente, che scia guidato e con un interfono, secondo nello slalom speciale e in quello gigante, terzo nella discesa libera. (S.B.)
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