Il diffuso e crescente disagio in àmbito di servizi sociali, che investe varie zone del nostro Paese – come siamo costretti a documentare quasi quotidianamente – riguarda anche l’Ambito Territoriale Sociale C4 della Campania, nel territorio del Casertano, che ha per capofila il Comune di Piedimonte Matese.
Già nel novembre scorso, come avevamo a suo tempo riferito, Daniele Romano, presidente dell’Associazione Umanità Nuova di Alvignano (Caserta), aveva denunciato le minacce da parte dei trentuno Sindaci dell’Ambito di bloccare l’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie. Puntualmente, purtroppo, è avvenuto proprio questo, a causa, come sembra, dell’ormai annoso ritardo, nonostante i ripetuti solleciti dei Comuni, dei fondi spettanti dalla Regione Campania.
E questa volta, in prima fila nella protesta, si è schierato lo stesso sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, che ha sottolineato nei giorni scorsi come «nonostante la Regione abbia da tempo ricevuto dal Governo le risorse del Fondo per la Non Autosufficienza e di quello delle Politiche Sociali, ad oggi non abbia ancora provveduto ad effettuare le liquidazioni dei fondi destinati al pagamento dei servizi sociali integrati già resi negli anni dal 2011 al 2014, relativi sia all’Ambito C4 che all’ex C6».
Questo ha portato dunque alla temuta interruzione di tutti i servizi sociali rivolti alle fasce più bisognose dei cittadini, tra cui l’assistenza domiciliare sociale alle persone anziane e con disabilità, il servizio di trasporto sociale ai cittadini con disabilità, il servizio sociale professionale, il centro sociale polifunzionale e le prestazioni sociosanitarie residenziali e diurne.
Di fronte quindi all’indifferenza dell’Ente Regionale, il Sindaco di Piedimonte Matese ha deciso di muovere una diffida alla Regione stessa, in modo tale che si provveda a liquidare le somme dovute (oltre 2 milioni e mezzo di euro), con l’espressa avvertenza che in caso contrario, nel giro di un paio di settimane, «si procederà al recupero coattivo delle somme, con addebito di interessi legali e spese».
«I servizi sociali – ha scritto Cappello al presidente della Regione Stefano Caldoro – meritano un’attenzione e un rilievo prioritario nelle scelte programmatiche di una Regione che deve rivolgere la propria attenzione alle fasce più deboli della popolazione in un momento di forte crisi economica. Già lo scorso novembre avevamo inoltrato una diffida in Regione, nella quale il nostro Coordinamento Istituzionale anticipava che un ulteriore ritardo nel liquidare le risorse avrebbe comportato un’interruzione dei servizi dell’Ambito. Le tante rassicurazioni in Prefettura e in Regione non hanno avuto alcun seguito concreto ed è deludente constatare oggi come l’indifferenza del Presidente e delle altre Istituzioni di competenza stia comportando pesanti ricadute sui servizi sociali, e dunque sui cittadini bisognosi».
Pronto quindi anche ad attuare insieme agli altri Sindaci del proprio Ambito, una manifestazione di protesta presso la Regione e la Prefettura di Napoli, il Primo Cittadino di Piedimonte Matese conclude sottolineando come il 2015 si sia purtroppo «aperto senza buone prospettive per i servizi sociali, con le nuove norme introdotte in materia di Bilancio che rendono ancora più urgente un intervento regionale, anche per quanto riguarda la definizione del Piano di Zona». (Stefano Borgato)
Ringraziamo per la segnalazione Daniele Romano, dell’Associazione Umanità Nuova di Alvignano (Caserta) e presidente di Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: umanitanuova@alice.it; federhand.fishcampania@gmail.com.