Storie di origami e di integrazione

Cercasi ragazzi con disabilità e non, tra i 15 e i 20 anni, che siano interessati a partecipare a un laboratorio fatto di origami – l’arte che consente di creare tante diverse forme, piegando un semplice foglio di carta – e di storie appositamente inventate: il messaggio arriva da Torino, dagli “Orimaghi” dell’Associazione Si può fare

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«Expofacile.it», patrimonio di accessibilità oltre l’Expo

Promosso dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, sostenuto da Unicredit Foundation e realizzato dalle Federazioni lombarde delle persone con disabilità, il portale «ExpoFacile.it» offre informazioni e suggerimenti ai turisti con disabilità e con bisogni specifici che visiteranno la città in occasione dell’“Expo”, ma è anche un patrimonio di accessibilità, da arricchire sempre più, con nuove informazioni, che sarà a disposizione dei cittadini anche dopo il grande evento dei prossimi mesi

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Amalia mi ha fatto crescere

Non dev’essere tanto semplice interpretare una persona sorda, ma pare che in “Amalia e basta” – pluripremiato spettacolo teatrale, prodotto dall’Associazione Falesia Attiva – a Silvia Zoffoli, che lo ha anche scritto e lo dirige, riesca particolarmente bene. Per questo invitiamo i Lettori ad andarla a vedere – ad esempio il 5 e il 6 marzo a Milano – e nel frattempo a leggere anche la bella intervista che ci ha rilasciato

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Marche: non parole, ma fatti dimostrabili

«Dimostrino gli Assessori che quanto affermato in quell’Interrogazione Parlamentare è falso»: rispondono così, la Campagna “Trasparenza e diritti” e il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), alle dichiarazioni degli Assessori Regionali alla Salute e ai Servizi Sociali, dopo che un’Interrogazione Parlamentare aveva chiesto di verificare la correttezza delle decisioni assunte dalla Regione Marche sull’assistenza domiciliare e sui Centri Diurni per persone con grave disabilità

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È dunque la Salute il “bancomat” della finanza pubblica?

«Se è vero che “le parole sono pietre” – scrive Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, rifacendosi anche a quanto dichiarato dal presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso d’insediamento – chiediamo a tutte le Istituzioni di fare chiarezza sul futuro della Sanità pubblica, perché oggi le esigenze della finanza pubblica, anziché portare al taglio di sprechi e inefficienze, stanno in realtà ridimensionando il diritto costituzionale alla tutela della salute»

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Bambini e ragazzi: disegnate la disabilità!

È l’invito rivolto dalla campagna globale denominata “#DrawDisability” a tutti i bambini e ragazzi del mondo dai 6 ai 17 anni, con e senza disabilità, a riflettere sul concetto di disabilità, raffigurando appunto le proprie idee in un disegno. «Questa campagna – sottolineano dalla CPD di Torino, partner nazionale dell’iniziativa – offre la possibilità a bambini e giovani di tutto il mondo di mettere in discussione cattive pratiche e stereotipi associati alla disabilità»

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Un albero indiano

Verrà presentato il 5 marzo a Padova il bel documentario intitolato appunto “Un albero indiano” e realizzato da Silvio Soldini e Giorgio Garini, con la voce narrante dello scultore non vedente Felice Tagliaferri. Protagonista del film e del progetto della ONLUS CBM Italia, che lo ha reso possibile, è la Bethany School di Shillong, in India, una scuola «dove si insegnano abilità» a tutti, bimbi normodotati, ciechi, sordi o sordociechi, senza differenze

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Vedo, non vedo

Si chiama così il ciclo di incontri promosso a Bologna dall’Associazione RP Emilia Romagna, durante il quale, dal 5 al 26 marzo, si parlerà tra l’altro di ausili, profumi, pittura e cibo, allo scopo di offrire informazioni semplici e corrette sulla vista, sul funzionamento di essa e sulle possibili strategie protettive e di potenziamento del residuo visivo, utili per mantenere il più alta possibile la qualità della vita delle persone ipovedenti

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Vita Indipendente: usare bene quei pochi fondi

«Il Ministero – scrive Ida Sala del Comitato Lombardo per la Vita Indipendente – vorrebbe arrivare ad elaborare un modello di vita indipendente delle persone con disabilità valido su tutto il territorio nazionale, con un vero e proprio “cambio di paradigma”. Ma a parte l’esiguità dei finanziamenti, si arriverà davvero a quello che i Movimenti per la Vita Indipendente chiedono per uscire dai soliti circuiti assistenziali e ottenere finalmente uguali diritti di scelta e di autodeterminazione?»

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