La settimana di Coppa Europa di Sci Alpino Paralimpico tenutasi in febbraio presso la stazione sciistica di Sella Nevea, “perla” delle Alpi Giulie in provincia di Udine, ha visto la partecipazione di circa settanta atleti provenienti da numerosi Paesi.
Questa tappa friulana è servita anche a proclamare i vincitori assoluti 2014-2015 dell’IPCAS European Cup – ove IPCAS sta per International Paralympic Committee Alpine Skiing, ovvero la Federazione Internazionale Paralimpica di Sci Alpino – ed è stata anche utile come allenamento per le gare dei Mondiali che si stanno svolgendo in questi giorni e fino all’11 marzo a Panorama in Canada.
A dominare nelle categorie Sitting (“seduti”) e Standing (“in piedi”), dimostrando talento e potenza, sono stati gli austriaci e i francesi, sia in campo femminile che in quello maschile. A salire sul podio, infatti, sono stati Claudia Loesch (Sitting/carrozzina), Thomas Grochar, Markus Salcher (Standing) e Roman Rabl (Sitting/carrozzina) per il “Power Team” austriaco, Maria Bochet, Romain Riboud (Standing) e Cyril Moré (Sitting/carrozzina) per la squadra transalpina.
Per quanto poi riguarda la categoria Visually Impaired/Ipovedenti e non vedenti, i protagonisti sono stati la belga Eleanor Sana (guidata da Chloe Sana) in campo femminile, l’atleta della Repubblica Ceca Patrik Hetmer (guida: Miroslavem Máčalou) e il polacco Maciej Krężel (guida: Anna Ogarzynska), in campo maschile.
Da segnalare anche due giovanissimi di belle speranze, vale a dire il sedicenne trentino Giacomo Bertagnolli (Visually Impaired), vincitore dello slalom gigante (con la guida di da Achille Crispino) e grande promessa per le prossime Paralimpiadi Invernali del 2018 e il norvegese Jesper Pedersen (Sitting)*.
Le località friulane sono abituate a ospitare eventi sportivi internazionali come quello di Sella Nevea, grazie sopratutto al lavoro di SportxAll Hans – Erlacher Team di Monfalcone (Gorizia), Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata alla FISIP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici), che si occupa della preparazione degli atleti con disabilità nello sci alpino, nello sci nordico e nello snowboard, con il contributo di una Regione che – come sottolineato anche dall’assessore regionale allo Sport Gianni Torrenti, in fase di presentazione dell’evento di Sella Nevea – «sostiene le discipline paralimpiche al pari degli altri sport, nella consapevolezza del ruolo che esse svolgono per l’integrazione e il reinserimento nella vita di ogni giorno».
Tutto ciò, insieme ad altri progetti, ben si colloca nel programma di rilancio del Friuli Venezia Giulia in questo settore, permettendo anche di confermarne la candidatura ad ospitare i Campionati Mondiali di Sci Paralimpico nel 2017 (l’altra località in lizza è St. Moritz in Svizzera).
«Si è lavorato molto per migliorare l’accessibilità alle piste e nelle strutture alberghiere, sia per renderle confortevoli agli atleti, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica», ci spiega Paolo Tavian, presidente dell’Associazione SportxAll Hans Erlacher Team, da noi raggiunto telefonicamente, per farci raccontare le belle giornate sportive di febbraio. «Sono molto contento – dice -, è stata una bellissima esperienza. Per motivi di budget abbiamo cercato di eliminare i costi superflui, ottenendo un riscontro positivo. Finite le gare, avevamo già pronte le classifiche e le cerimonie, grazie a un “lavoro di squadra” che ci ha permesso di gestire modi e tempi al meglio. Abbiamo dunque ricostruito un percorso che permetta, in particolare all’atleta Sitting, di accedere dalla pista alla risalita con uno sci secondario più piccolo e di entrare poi nella cabinovia. Per farlo abbiamo avuto la collaborazione della Protezione Civile e di tantissimi volontari, cercando di trovare gli spazi che tante volte non ci sono».
Tavian è tecnico e allenatore sportivo per ragazzi con disabilità da più di un quarto di secolo, realmente un grande traguardo. «Tutto è incominciato per caso, verso la fine degli Anni Ottanta – racconta – quando cominciai a guidare un ragazzo cieco. Poi vi fu la formazione di un gruppo altoatesino con Bruno Oberhammer, atleta non vedente divenuto successivamente commissario tecnico. Da qui è nata la squadra italiana che negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti, gettando le basi per la nascita stessa degli sport invernali paralimpici. Non è stato certo un percorso facile, ma oggi posso dire di essere molto soddisfatto di come si sta lavorando, pensando al futuro con un occhio di riguardo e cercando di far passare un messaggio molto semplice: l’importanza di aiutare chi progetta gli impianti sportivi a prendere in considerazione ogni sfumatura, puntando le luci su ulteriori àmbiti di miglioramento, per far capire che gli atleti paralimpici sono di tutto rispetto a livello agonistico. Ora spero che si faccia tutto il possibile per garantire i Mondiali del 2017 alla nostra Regione, perché abbiamo le carte in regola e non dobbiamo lasciarci sfuggire questa opportunità».
Un messaggio forte e chiaro, quindi, quello del promoter, ricordando sempre che le gare paralimpiche vanno considerate come un vero e proprio valore aggiunto per il mondo sportivo, perché, oltre a permettere l’inclusione in una realtà che unisce ed emoziona, favoriscono la crescita culturale e sociale, con tanti atleti che ci dimostrano tutti i giorni come si possa protagonisti della propria vita, malgrado tutto.
Con Tavian ci siamo dati appuntamento al prossimo anno a Tarvisio, per la Coppa del Mondo, auspicando anche da parte nostra che i Mondiali del 2017 si svolgano in terra friulana, regalando al tempo stesso un grande spettacolo e un importante evento educativo.
*Per una scheda tecnica sulle varie categorie dello sci alpino paralimpico, rimandiamo i Lettori a una scheda pubblicata a suo tempo dal nostro giornale.