È un progetto quanto mai intelligente, quello che ha portato i vignettisti Pietro Vanessi (“normodotato”) e Tullio Boi (persona con disabilità) a pubblicare il libro Disabill Kill – citazione non certo implicita del celebre film di Tarantino – in cui il sottotitolo parla da sé: Sorridere nella disabilità: dalla A alla Z. Si tratta infatti, come spiegano gli Autori, di «un misto di satira e riflessione sui temi della disabilità, sotto un’ottica sdrammatizzata, ma sempre vigili delle diverse sensibilità».
Non ne dubitiamo, anche alla luce delle importanti collaborazioni di cui si sono avvalsi Vanessi e Boi, ovvero di una trentina tra i migliori disegnatori italiani, tra i quali, per citare solo i più noti, Staino, che ha elaborato una deliziosa prefazione illustrata, Bruno Bozzetto, Vincino Gallo, Mauro Biani e Danilo Maramotti.
Tutti da ricordare anche i patrocini, che raggruppano alcune tra le più note “sigle” del mondo della disabilità, tra le quali la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e l’Associazione bolognese degli Amici di Luca.
Il 50% del ricavato dal libro, inoltre, andrà proprio a finanziare un progetto della FISH, volto a sostenere iniziative culturali e sociali in favore delle persone con disabilità.
La prima presentazione di Disabill Kill è in programma per sabato 22 novembre a Bologna (Libreria Irnerio ubik, Via Irnerio, 27, ore 17.30), in uno dei giorni, tra l’altro, che coincideranno nel capoluogo emiliano con BILBOLBUL, l’VIII Festival Internazionale del Fumetto (20-23 novembre).
Insieme a Vanessi e Boi, ci saranno anche Roberta Amadeo, presidente nazionale dell’AISM, Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma degli Amici di Luca e, in rappresentanza della FISH, Stefano Borgato, segretario di redazione del nostro giornale «Superando.it», tutti Autori anch’essi di contributi presenti nel libro, insieme a Sandrino Porru, Marco Granata, Alida Castagna e Maurizio Torrealta.
Un libro, quindi, certamente da non perdere, per chi ricorda, ad esempio, quanto scrisse a suo tempo il filosofo Henri Bergson, ovvero che «il comico nasce quando uomini riuniti in gruppo dirigono l’attenzione su uno di loro, facendo tacere la loro sensibilità ed esercitando solo la loro intelligenza». E a chi potrebbe obiettare: «Ma si può sorridere di fronte a un tema tanto delicato come quello della disabilità, con i problemi drammatici che ad esso sono sempre legati?», a rispondere «assolutamente sì» è Stefano Borgato, in Disabill Kill, «ma solo attraverso la riflessione e l’intelligenza, che dopo il primo impatto “simpatico”, “divertente”, aiutino a formarsi un’idea precisa su ciò di cui si sta parlando. Ed è questa la forza del sorriso, che dopo aver fatto apprezzare una vignetta divertente, fa poi riflettere a fondo su “quel che ci sta sotto”». (S.G.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:Pietro Vanessi (unavignetta@gmail.com); Tullio Boi (tullioboi@tiscali.it).