Il 5 per mille alla Scuola? Meglio una misura specifica

Lo dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito della misura – contenuta nel recente Disegno di Legge di Riforma della Scuola – che estende la possibilità di destinare il 5 per mille agli istituti scolastici. Una norma che, secondo Barbieri, non farebbe altro che «penalizzare il Terzo Settore, senza fare avere risorse aggiuntive alle scuole». Il Portavoce del Forum auspica dunque che tale misura venga modificata, durante l’iter parlamentare

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Persone e storie grazie alle quali siamo cresciuti

Così si riferisce Gloria Gagliardini – che ne ha curato le interviste – al libro “Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità”, pubblicato dal Gruppo Solidarietà, ove si propongono appunto varie interviste centrate su persone con disabilità e sui loro familiari. Una nuova presentazione del volume – vero e proprio spaccato in cui si può leggere l’evoluzione della cultura e delle politiche nei confronti delle persone con disabilità – è in programma per il 21 marzo ad Ancona

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App accessibile e fruibile da parte di tutti

Si tratta dell’applicazione (App) “Android per Expo 2015”, accessibile e interamente fruibile anche da parte delle persone non vedenti e ipovedenti, come segnala Alessio Conti dell’Associazione Guidiamoci, auspicando «che il medesimo stile connoti l’intero evento che prenderà il via il 1° maggio a Milano»

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Parliamo di accessibilità e domotica a scuola

Si intitolerà “Accessibilità urbana: la progettazione per la disabilità psicosensoriale e l’individuazione di soluzioni tecnologiche legate alla domotica”, l’incontro aperto a studenti e famiglie, che si terrà il 19 marzo all’Istituto di Istruzione Secondaria Majorana-Giorgi di Genova, a cura di Lidia Schichter, consulente culturale e di Beatrice De Bernardi, architetto

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In viaggio con Dario, dove tutto è stupore

Proprio in questi giorni è in marcia nel cuore dell’Himalaya, ma negli anni scorsi ha viaggiato per almeno quattro continenti. «Per esplorare il mondo – dice – non servono troppi denari. Hai bisogno di tempo, tempo per organizzare gli spostamenti e tempo per spostarti. Il resto è stupore per quello che scopri». Dario Sorgato ha 36 anni e ha perso il 95% del suo campo visivo, a causa di una malattia genetica. A raccontarne la storia è un altro noto viaggiatore con disabilità visiva

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Due diversi modi di pensare e “vedere” la disabilità

Quello cioè del noto giornalista Massimo Fini, che annuncia: «Sono diventato cieco. O, per essere più precisi, semicieco o “ipovedente”. La mia storia di scrittore e giornalista finisce qui», e quella di Maurizio Molinari, giovane giornalista, persona non vedente, che risponde: «La mia cecità non è stata un limite per realizzare il mio sogno. Da anni descrivo fatti anche senza l’uso degli occhi». «Un loro eventuale incontro – scrive Simone Fanti – porterà un reciproco vantaggio»

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Archiviazione Sostitutiva: facci sognare

È questo il titolo del seminario che si terrà il 19 marzo a Bologna, che vedrà due realtà come il Consorzio Interuniversitario CINECA e la Cooperativa Sociale Virtual Coop – composta in prevalenza da persone con disabilità – confrontarsi con il mondo delle istituzioni e delle imprese, per verificare la possibilità di offrire servizi altamente qualificati, in grado di favorire lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie dell’informazione, fornendo valore economico e al contempo sociale

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Disastri naturali e disabilità: c’è tanto da imparare!

Molto si è parlato anche di disabilità a Sendai, in Giappone, durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di catastrofi, dove circa sessanta rappresentanti di Associazioni di persone con disabilità si sono riuniti in assemblea, per definire gli obiettivi da perseguire, allo scopo di includere le persone con disabilità tra i target dell’emergenza. Uno di loro, Giampiero Griffo, era anche il nostro “inviato speciale”

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E per colpa di quel gene un po’ “farlocco”…

«…mi sono beccato una malattia genetica molto rara e molto bastarda che si chiama emiplegia alternante – scrive Alberto Di Naso – cosicché i camion, che sono la mia grande passione, non li posso guidare, ma li posso raccontare!». È nato così il libro “Il convoglio di camion”, scritto da Alberto con l’aiuto dell’insegnante di sostegno, che sarà al centro di una nuova presentazione il 18 marzo a Robbiate (Lecco)

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