È in programma per sabato 21 marzo ad Ancona (Teatro Cesare Traù – ex Papa Giovanni, Via Scima, ore 17), una nuova presentazione di Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità, pubblicazione prodotta lo scorso anno dal Gruppo Solidarietà, che propone – divise per àmbiti di approfondimento – una serie di interviste centrate su persone con disabilità (sensoriale, motoria, intellettiva) e sui loro familiari, un paio delle quali sono state già pubblicate in anteprima dal nostro giornale (le si legga qui e qui).
«Si tratta di un percorso anche di tipo storico – come si legge in una nota del Gruppo Solidarietà – nel quale il racconto si snoda con adolescenze vissute nei primi Anni Cinquanta, e nei primi anni del nuovo secolo. Uno spaccato nel quale si può leggere l’evoluzione della cultura e delle politiche nei confronti delle persone con disabilità, su temi che vanno dalla scuola al lavoro, dal tempo libero ai servizi, facendo emergere speranze e difficoltà, gioie e frustrazioni, con messaggi di grande intensità che dovrebbero aiutare tutti a costruire percorsi sempre più inclusivi».
Come scrive nella postfazione Roberto Mancini (altri contributi presenti nel libro sono quelli di Andrea Canevaro e Mario Paolini): «La lezione che scaturisce da Raccontiamo noi l’inclusione è quella che tutti siamo presi dentro una paralisi relazionale e culturale, etica e civile finché non rompiamo l’isolamento e scopriamo le persone intorno a noi, per affrontare insieme quei pesi (malattia, isolamento, frustrazione, fallimenti) che hanno il potere di toglierci il sorriso e di chiuderci il cuore».
«Questo volume – scrive invece nell’ Introduzione Gloria Gagliardini, curatrice delle interviste – è il risultato di un progetto che avevamo da tempo. Personalmente avevo la curiosità di conoscere le persone in modo più autentico, più vivo, mettermi in ascolto delle loro storie e capire, indagare, conoscere chi realmente abbiamo attorno e come vivono – se la vivono – quella che noi chiamiamo “inclusione”. Un’esigenza di spegnere per un attimo le nostre interpretazioni della realtà e dare spazio a ciò che mancava: il loro punto di vista, la loro verità» «Le persone che abbiamo intervistato – conclude – sono persone con disabilità motoria e intellettiva che conosciamo bene, amici che con noi e con la nostra storia si sono fortemente intrecciati. Poi ci sono le testimonianze dei familiari: persone – alcune – conosciute dal Gruppo Solidarietà da 30 anni, altri che abbiamo conosciuto dopo, grazie a un intreccio di altre relazioni. Insomma storie a noi vicine, persone con e grazie alle quali anche noi cresciamo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul libro, accedere al sito del Gruppo Solidarietà, alla Sezione dedicata alle pubblicazioni, o scrivere a: grusol@grusol.it. Per altre informazioni sulla presentazione del 21 marzo ad Ancona: coordinamento@centropapagiovanni.it.
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