È in programma per venerdì 20 marzo a Cuneo (Centro Incontri San Paolo, Via Cavallo, ore 21), una nuova presentazione di Non smettere di sognare, libro pubblicato lo scorso anno da Dorotea Maria Guida, addetta stampa della locale Associazione Polisportiva PASSO (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli) e “firma” spesso presente anche in «Superando.it».
Si tratta, come abbiamo già avuto occasione di raccontare, di un volume incentrato su ventotto interviste a diversi atleti paralimpici – molte delle quali, come si può vedere nell’elenco qui a fianco pubblicato, già riprese a suo tempo anche dal nostro giornale -, spaziando dall’handbike al wheelchair tennis, dallo sci alpino alla vela, fino a discipline più “estreme” come il motociclismo, l’automobilismo o il paracadutismo, per dar vita a una preziosa raccolta di storie particolari, avvincenti e uniche. Nel box in calce ne approfondiamo i contenuti.
Nella serata del 20 marzo – organizzata dal Comitato di Quartiere San Paolo di Cuneo e introdotta da Francesco Politi – a fianco dell’Autrice vi saranno anche tre degli atleti “raccontati” nel suo libro, ovvero Elena Serrao (handbike), Aldo Baudino (sci alpino) e Danilo Destro (vela). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: doroteamariaguida@yahoo.it.
Non smettere di sognare
Il titolo del libro di Dorotea Maria Guida, Non smettere di sognare (Ali&No editore), prende spunto da una lunga intervista con Sergio Anfossi (in coperina), presidente della Polisportiva PASSO, atleta e organizzatore grazie al quale le competizioni di handbike sono sbarcate a Fossano, e non ultime quelle a livello europeo.
Si tratta di una raccolta di ventotto interviste ad atleti paralimpici, componenti delle varie Nazionali e campioni in molte discipline, tra cui l’handbike, il wheelchair tennis, lo sci alpino, la moto, la vela, il curling, l’automobilismo e il paracadutismo, con la prefazione di Paola Maria Bevilacqua Moneta e la postfazione del giornalista sportivo Claudio Arrigoni, anch’egli “firma di casa” in «Superando.it».
Sono tutte storie emotivamente coinvolgenti, di donne e uomini che ogni giorno lottano per affermare il loro diritto all’inclusione, storie di sconfitte e di successi, storie vere e drammatiche, tutte ugualmente unite nella passione per lo sport, unica strada possibile per un’esistenza senza ostacoli. «“Lo sport è uno di quei motivi per il quale si ritorna a vivere e a gioire della vita, dopo che è stata stravolta da traumi severi. Un’arma efficace per ritornare a vivere e sognare”: questa – sottolinea Dorotea Maria Guida – è stata la frase più ricorrente che le persone intervistate hanno espresso».
«Un documento importante – scrive dal canto suo nella Prefazione Paola Maria Bevilacqua Moneta, pregno di dolore, ma anche di rinascita, di sublimazione della propria residua capacità fisica e della propria voglia di esistenza. Ciò che rimane negli occhi e nel cuore di chi legge questo intenso libro è la capacità umana di sopravvivere e di reinventarsi. La forza, la libertà, di un’alba e di un tramonto, respirati e vissuti con la forza dell’essere umano nel cuore».