È con particolare piacere che segnaliamo gli importanti riconoscimenti internazionali andati in queste settimane a due studiosi italiani.
Si tratta – come riferisce con orgoglio l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – dello Charcot Award 2015, conferito dalla MSIF (Multiple Sclerosis International Federation) a Giancarlo Comi, per «l’eccezionale contributo allo sviluppo delle conoscenze sulla fisiopatologia e il trattamento della sclerosi multipla».
Primo italiano ad essere insignito di tale premio, Comi è uno dei maggiori esperti internazionali di sclerosi multipla, nonché pioniere nello sviluppo di terapie che modificano il decorso di tale malattia. Attualmente è ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore dell’INSPE (Istituto di Neurologia Sperimentale) dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Con pari orgoglio, sono l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), l’AriSLA (Fondazione Italiana di ricerca per la SLA) e la Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport, tutte organizzazioni che sono da anni a fianco di Adriano Chiò, a segnalare il premio Sheila Essey Award ricevuto da quest’ultimo, massimo riconoscimento mondiale nel campo della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), assegnato dall’American Academy of Neurology e dall’ALSA (Amyotrophic Lateral Sclerosis Association).
Direttore del Centro per la Sclerosi Laterale Amiotrofica dell’Ospedale Molinette di Torino e direttore del Dipartimento di Neuroscienze della Clinica Neurologica nella Seconda Università di Torino, Chiò è anche uno dei “ricercatori AriSLA”, responsabile scientifico del Progetto SARDINIALS, che ha portato recentemente all’identificazione del nuovo gene Matrin3, coinvolto nell’esordio della malattia. È inoltre membro della Commissione Medico-Scientifica dell’AISLA. (S.G.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com; Ufficio Stampa AISLA (Daniele Murgia), murgia@scerp.it.
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