La passione per i camion, il lavoro tra i fiori

Scritto con l’aiuto dell’insegnante di sostegno da Alberto Di Naso, giovane affetto da una rara malattia neurologica (emiplegia alternante), “Il convoglio di camion”, libro che racconta la grande passione dell’Autore per i “bestioni della strada”, verrà presentato l’11 aprile in un luogo davvero “speciale”, ovvero presso la Cooperativa Chopin - Diversamente Impresa di Villa d’Adda (Bergamo), che occupa nella floricoltura varie persone con disabilità e nella quale lavora lo stesso Alberto
Alberto Di Naso
Una bella immagine di Alberto Di Naso, dentro a uno di quei veicoli che costituiscono la sua grande passione…

«Mi chiamo Alberto, ho 20 anni e per colpa del gene ATP1A3 un po’ “farlocco”, mi sono beccato una malattia genetica molto rara e molto bastarda che si chiama emiplegia alternante [se ne veda una scheda in calce, N.d.R.]. Mi sarebbe piaciuto moltissimo fare il camionista, ma per colpa dei miei problemi non è proprio possibile; allora mi diverto a inventare delle storie in cui faccio dei lunghi viaggi con i camion, la mia grande passione. E più sono grossi, meglio è…».
Così Alberto Di Naso parla del suo libro Il convoglio di camion, pubblicato sul portale di editoria «Ilmiolibro.it» e scritto con l’aiuto del suo insegnante di sostegno.

Già da qualche tempo stiamo seguendo il percorso di quest’opera e delle presentazioni di essa in alcune località lombarde, ma quella dell’11 aprile sarà davvero “speciale”, perché si terrà presso la Cooperativa Sociale Chopin – Diversamente Impresa di Villa d’Adda (Bergamo), ovvero lo stesso luogo dove Alberto Di Naso lavora.
Si tratta, lo ricordiamo, di una struttura basata su un progetto nato nel 2011 e presentato a suo tempo anche dal nostro giornale, per occupare una serie di persone con disabilità nella lavorazione, la coltivazione e la vendita di prodotti floreali.

Sabato 11 aprile, quindi, presso la sede di Chopin (Via San Martirio, 1, ore 14.30-16), che ha curato l’organizzazione dell’incontro, verrà ancora una volta presentato il libro di Alberto, fornendo ai presenti anche l’occasione di visitare il negozio, la serra e l’orto e magari di acquistare le belle composizioni floreali realizzate da Alberto stesso. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@aiseaonlus.org.

La sindrome di emiplegia alternante
Grave malattia neurologica molto rara, cronica e invalidante, la sindrome di emiplegia alternante (AHC) è caratterizzata dall’esordio precoce di attacchi ricorrenti di emiparesi e tetraparesi, che vengono scatenati da fattori vari, come lo stress, le emozioni o i cambiamenti di temperatura. In tutti i pazienti è presente anche una disabilità motoria e intellettiva di grado variabile; nel 30% dei casi, inoltre, si riscontrano anche crisi epilettiche.
Patologia ancora assai poco conosciuta, scarsamente studiata e significativamente sottodiagnosticata, se n’è individuata nel 2012 l’origine genetica, consistente in un gruppo di mutazioni specifiche del gene ATP1A3. Per essa non esiste ancora una cura ed è una delle tante Malattie Rare non ancora riconosciute ai sensi del Decreto Ministeriale 279/01, ciò che comporta tuttora la mancanza di un codice di esenzione, necessario per la presa in carico dei pazienti da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel nostro Paese è attiva ormai da parecchi anni l’AISEA (Associazione Italiana per la Sindrome di Emiplegia Alternante).

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