Ne va della nostra sicurezza e ci limitano la libertà

«È un grave problema per la sicurezza delle persone non vedenti e ipovedenti, oltre che un intollerabile impedimento per il loro desiderio di autonomia e libertà»: così il Presidente dell’UICI di Roma denuncia l’occupazione abusiva di suolo pubblico nella Capitale, da parte di bancarelle, chioschi e altre attività commerciali, che oltre a coprire l’intera larghezza dei marciapiedi, spesso si installano sopra i segnali tattili a pavimento. Senza dimenticare, naturalmente, i veicoli o i ciclomotori parcheggiati sui marciapiedi...

Particolare di donna cieca con il bastone bianco che attraversa una strada«Abbiamo appreso da articoli recentemente apparsi su alcuni siti web di informazione in àmbito capitolino, dei problemi causati da alcune forme di commercio ambulante, che occupano stabilmente il suolo pubblico in alcune piazze centrali della nostra città. A tal proposito, desideriamo richiamare l’attenzione del Sindaco e delle autorità competenti sui rischi che l’occupazione abusiva di suolo pubblico, per non parlare di veicoli o ciclomotori parcheggiati sui marciapiedi, presenta per le persone non vedenti e ipovedenti che si muovono da sole a Roma».
La denuncia proviene da Giuliano Frittelli, presidente dell’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che sottolinea in tal senso le sempre più frequenti segnalazioni provenienti dai Soci dell’Associazione, «relative a inconvenienti anche gravi, causati da bancarelle, chioschi e altre attività commerciali, le quali, oltre ad occupare l’intera larghezza dei marciapiedi, spesso si installano sopra i segnali tattili a pavimento che ci aiutano a riconoscere le fermate degli autobus, gli attraversamenti pedonali e i punti di maggior interesse».
«Si tratta – dichiara Frittelli – di un grave problema per la nostra sicurezza, oltre che di un intollerabile impedimento al nostro desiderio di autonomia e libertà e pertanto chiediamo al Sindaco e alla Giunta Capitolina di intensificare i controlli, adottando misure più restrittive per combattere l’abusivismo e soprattutto rivedendo l’intera normativa che disciplina l’utilizzo dei marciapiedi, nel quadro di un processo partecipato che coinvolga anche le associazioni delle persone con disabilità». (Fabrizio Marini)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicroma@uiciechi.it.

Share the Post: