È sempre una storia di grande attualità – oggetto tra l’altro di rinnovati adattamenti, come quello teatrale recentemente realizzato da Maurizio De Giovanni e diretto da Alessandro Gassman, che sposta la vicenda nel manicomio campano di Aversa – quella del romanzo di Ken Kesey Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest), portato sugli schermi cinematografici nel 1975 da Miloš Forman, nel memorabile film interpretato da Jack Nicholson, che ha segnato la storia del cinema nella trattazione di un argomento molto delicato come il disagio presente negli ospedali psichiatrici, ottenendo tra l’altro numerosi Premi Oscar.
E sarà proprio Qualcuno volò sul nido del cuculo al centro del nuovo appuntamento previsto per oggi, mercoledì 22 aprile a Milano (Aula NI 110 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Via Nirone, 15, ore 14.30-18), nell’àmbito del Laboratorio di Bioetica e Cinema, iniziativa promossa dal Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica e da noi ampiamente presentata qualche tempo fa.
La rassegna, lo ricordiamo, è patrocinata dall’ALMED (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo) e dai Dipartimenti di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo e da quello di Filosofia dell’Università organizzatrice.
Anche oggi, così come nelle occasioni precedenti e successive, il film sarà introdotto e presentato dal punto di vista bioetico e cinematografico e al termine della proiezione seguirà un commento e un dibattito.
Il comitato scientifico che cura il Laboratorio di Bioetica e Cinema è composto da Adriano Pessina, direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano, da Fausto Colombo e Ruggero Eugeni, che nel medesimo Ateneo dirigono rispettivamente il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo e l’ALMED. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Silvia Bressi (centrodibioetica@unicatt.it).