«Sulla base delle prerogative dell’Istituto del Garante dei Diritti della Persona, si chiede agli organi competenti della Regione Friuli Venezia Giulia di fornire i necessari chiarimenti su quanto asserito dal reclamante e fornire, nel contempo, una relazione dettagliata sulla rispondenza delle sale adibite a riunioni e convegni pubblici collocate in edifici di proprietà della Regione, alle prescrizioni tecniche previste dalla legislazione vigente, al fine di garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità (fruizione) da parte delle persone con difficoltà motoria e su sedia a ruote, anche in relazione ai servizi igienici ivi presenti e, qualora detta rispondenza non venga ottemperata, si raccomanda di prevedere un piano di adeguamento in tempi ragionevoli mediante i necessari adattamenti volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche e/o all’apposizione degli appositi cartelli indicatori recanti il simbolo internazionale dell’accessibilità».
Si chiude così la lettera inviata al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, nonché all’Assessore alla Salute, all’integrazione Socio-Sanitaria, alle Politiche Sociali e alla Famiglia e a quello alle Finanze, al Patrimonio, al Coordinamento e alla Pçrogrammazione delle Politiche Economiche e Comunitarie, da Walter Citti, Garante Regionale per i Diritti della Persona, istituto, quest’ultimo, avviato lo scorso anno, tra i cui compiti, come si legge nella stessa lettera, «è stato inserito anche quello di assumere iniziative e offrire assistenza a chi si ritenga vittima di discriminazione […] comprese le condizioni di disabilità temporanee o permanenti».
L’iniziativa, come si evince dallo stesso testo del messaggio, è partita dopo la segnalazione di un cittadino con disabilità motoria del Friuli Venezia Giulia, che aveva lamentato in particolare come «l’Auditorium Regionale di Via Sabbadini a Udine, pur essendo di recente costruzione, non risulterebbe a norma delle prescrizioni tecniche previste a favore dell’effettiva accessibilità delle persone con disabilità dal Decreto Ministeriale 236/89 (in particolare art. 5.2) e dal DPR 503/96 (in particolare art. 8)».
Altri rilievi, inoltre, erano stati mossi su ulteriori sale adibite normalmente a riunioni e convegni pubblici, situate anch’esse in edifici di proprietà della Regione, e in particolare sulla Sala Tessitori di Piazza Oberdan a Trieste e, sempre nel capoluogo giuliano, sulla Sala Predonzani di Piazza Unità. (S.B.)
Ringraziamo Silvia Canciani per la segnalazione.
È disponibile il testo integrale della lettera scritta dal Garante Regionale dei Diritti della Persona ai vertici istituzionali del Friuli Venezia Giulia.
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