Per i piloti dell’Associazione Di.Di. – Diversamente Disabili – la ONLUS ideatrice del Di.Di.Trophy, circuito di gare riservato a motociclisti artolesi, portatori di protesi o con altre disabilità – non è solo questione di trovare il giusto assetto della moto, è importante infatti anche individuare soluzioni tecniche alle protesi e alla posizione di guida che permettano loro di guidare in modo più fluido e agevole.
È ad esempio il caso del riminese Enrico Mariani, che ha dedicato l’inverno a studiare un nuovo perno sferico da inserire sulla pedana e una nuova protesi della sua gamba destra, che gli consentano movimenti più liberi.
E anche Mariani ha partecipato alla prima gara del Di.Di. Trophy, inserita, com’è noto, nell’àmbito del Bridgestone Champions Challenge e svoltasi al circuito toscano del Mugello, dove ancora una volta i piloti del Team Di.Di. si sono fatti onore a fianco dei colleghi “normodotati”. Basti pensare, infatti, che il vincitore della prova del Trophy Daniele Barbero (classificatosi davanti a Fabio Tagliabue, monocolo, e al citato Mariani) si è classificato quindicesimo assoluto, su trentasei partenti, facendo segnare un tempo sul giro di grande valore, specie considerando che nei cambi di direzione può contare solo sulla gamba sinistra, avendo una protesi intera a quella destra.
Il prossimo appuntamento è per il weekend del 23-24 maggio, con una doppia prova sul circuito romano di Vallelunga. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Di.Di. – Diversamente Disabili (Chiara Valentini), ufficiostampa@diversamentedisabili.it.