Assistenti sessuali, arretramenti culturali e stigma sociale
Scrive Lelio Bizzarri, riferendosi al noto Disegno di Legge sull’“assistenza sessuale” delle persone con disabilità: «Lungi dal trovarci di fronte a una “rivoluzione sessuale”, come è stato pomposamente scritto da un giornale nazionale, questo provvedimento sancirebbe la resa delle persone con disabilità, di fronte alla possibilità di rappresentare loro stesse al mondo come persone degne della forma più intima dell’amore, quello sessuale, e capaci, a loro volta, di donare piacere»