«È necessario un impegno istituzionale serio e concreto per rendere finalmente equo per tutti il nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)»: è questo, in sintesi, il messaggio lanciato dai numerosi rappresentanti delle Associazioni Socie ANFFAS (l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale da sempre aderente alla FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con una mozione approvata all’unanimità, durante l’Assemblea Nazionale di Roma dell’ANFFAS stessa, della quale abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale.
«La riforma dell’ISEE [DPCM 159/13, N.d.R.] – si legge in tal senso in una nota dell’ANFFAS -, che la nostra Associazione ha monitorato nel tempo e sulla quale ha più volte richiesto l’intervento delle diverse Istituzioni, tocca da vicino i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in particolare in relazione all’accesso ed alla compartecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate. Si tratta di un tema essenziale, specie considerato che è ormai dimostrato come le persone con disabilità e le loro famiglie siamo maggiormente esposte a povertà e impoverimento rispetto agli altri cittadini».
Tra i punti principali, quindi, della mozione sull’ISEE approvata all’Assemblea dell’ANFFAS, vi sono l’invito al Governo a dare immediatamente seguito alle tre Sentenze prodotte nel febbraio scorso dal TAR del Lazio (n. 2454/15, n. 2458/15 e n. 2459/15), l’eliminazione dal calcolo dell’ISEE dei cosiddetti “redditi esenti” (riferiti cioè alle diverse provvidenze economiche, alle forme di contributo e/o erogazione di altri titoli per l’acquisto di prestazioni sociali e sociosanitarie), l’eliminazione per le persone con disabilità della differenziazione tra adulti e minori, in relazione all’accesso alle prestazioni socio-sanitarie, l’invito al Parlamento e al Governo a riesercitare il loro potere per intervenire sul nuovo ISEE, anche oltre le citate Sentenze del TAR Lazio, allo scopo di eliminare – per tutte le persone con disabilità e non autosufficienti – la considerazione che l’ISEE venga anche utilizzato come criterio per inibire l’accesso alle prestazioni in relazione al superamento di certi suoi livelli.
«Auspichiamo – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – che il Governo e il Parlamento si assumano concretamente la responsabilità di assicurare che l’ISEE rappresenti uno strumento per garantire equità e non invece, ancora una volta, un veicolo di diseguaglianze e discriminazioni». «Ed è essenziale” – aggiunge – che ciò avvenga al più presto. I nostri diritti non possono più attendere!». (S.B.)
È disponibile il testo integrale della mozione sull’ISEE approvata all’unanimità alla recente Assemblea dell’ANFFAS. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.