Il lavoro fa per me! Il futuro inizia dal lavoro. Politiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, tra criticità di oggi e prospettive di domani: è questo il titolo del convegno nazionale promosso dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con il supporto organizzativo e finanziario dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), in programma a Napoli, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università Parthenope (Centro Direzionale Isola 4), l’11 e il 12 giugno.
Alla due giorni, come ricorda Mario Mirabile, presidente dell’UICI di Napoli, interverranno autorità parlamentari e di Governo, dirigenti e funzionari pubblici, tecnici e professionisti operatori del settore, autorevoli personalità del mondo datoriale e sindacale, esponenti delle grandi Federazioni Nazionali delle persone con disabilità (per tutti, segnaliamo i presidenti della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e della FAND-Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità, rispettivamente Vincenzo Falabella e Franco Bettoni), per confrontarsi sui nuovi modelli gestionali e sulle moderne modalità organizzative che possano risultare funzionali all’occupazione di persone non vedenti e ipovedenti, e più in generale con disabilità, per rendere meno difficoltosa una loro integrazione entro un sistema permeabile alla dinamicità del mondo del lavoro.
«“Il lavoro è luce che ritorna” – dichiara Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI, citando Paolo Bentivoglio, uno dei “padri nobili” dell’UICI stessa – e il lavoro come diritto e come opportunità è l’unica via da percorrere per una vera emancipazione civile e per un’effettiva indipendenza delle persone con disabilità».
«Oggi in Italia – prosegue Barbuto – l’emergenza che dev’essere affrontata con priorità assoluta è quella del lavoro e questo è ancor più vero per le persone con disabilità, in modo particolare per i ciechi e gli ipovedenti. I nostri dati, confermati da quelli del Ministero del Lavoro, ci parlano di una situazione lavorativa estremamente grave, con oltre il 75% di persone con disabilità visiva disoccupate o in cerca di occupazione, una percentuale che aumenta ulteriormente se si parla di giovani. È un quadro allarmante, di piena emergenza. Come Unione, quindi, chiediamo alla politica di aggiornare la normativa sui centralinisti e di attuare quella sugli operatori della comunicazione, risolvendo la questione della copertura retributiva dei contributi figurativi; è urgente poi il riconoscimento di una figura professionale di secondo livello, quale quella dell’operatore del benessere o massaggiatore, che dev’essere chiaramente accompagnata da normative che prevedano il collocamento obbligatorio».
A continuare a scorrere l’elenco delle principali “questioni aperte” cui l’UICI chiede al mondo della politica di metter mano è Paolo Colombo, componente della Direzione Nazionale e responsabile del settore Lavoro dell’Associazione, che afferma: «Chiediamo che si possano salvaguardare e valorizzare le professionalità dei docenti non vedenti anche nel contesto dell’attuale riforma scolastica, nonché riscoprire le attività tradizionali e permettere lo svolgimento di nuove, in modo che anche la persona non vedente, messa nelle giuste condizioni, possa scegliere e svolgere al meglio il suo lavoro e avere un proprio progetto di vita. A questo proposito una legislazione di sostegno in favore delle libere professioni e attività di impresa svolte dai non vedenti potrebbe certamente aiutare, cosi come l’osservanza dei requisiti di accessibilità che le nuove tecnologie consentono e una diversa organizzazione dei servizi del collocamento, sostenendo strumenti di politica attiva che favoriscano l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Non dimentichiamo che il lavoro, per i non vedenti, rappresenta la strada maestra per il rispetto della dignità come persone».
Sulla scelta di Napoli per tale appuntamento si sofferma Mario Mirabile: «Il convegno dell’11 e 12 giugno rappresenta per la nostra città un’occasione importantissima, per far comprendere le capacità e le potenzialità delle persone con disabilità visiva. Purtroppo Napoli è anche l’emblema delle difficoltà che i disabili incontrano per inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo anni di assoluta paralisi e inerzia, infatti, soltanto negli ultimi mesi il Centro per l’Impiego ha iniziato ad aggiornare le graduatorie; inoltre, la Commissione Provinciale (come da Legge 68/99) si è riunita pochissime volte con risultati assolutamente scarsi; e ancora, i posti riservati agli operatori telefonici si sono notevolmente ridotti e l’UICI di Napoli ha in atto un ricorso al Consiglio di Stato per la mancanza di controlli da parte degli organi competenti sul rispetto della Legge 113/85 [“Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti”, N.d.R.]. Attualmente, quindi, ci sono circa cento centralinisti iscritti nelle apposite liste di collocamento che chissà se e quando potranno essere occupati».
«Nella nostra Regione – aggiunge ancora Mirabile – sono stati banditi due concorsi alle ASL Napoli 1 e Napoli 3 che avrebbero potuto fare impiegare circa centoventi persone con disabilità in diverse mansioni, ma da oltre quattro anni tali concorsi per una ragione o per l’altra, sono bloccati. Confidiamo quindi che questo convegno possa dare una spinta all’occupazione per i ciechi e gli ipovedenti. Non ci aspettiamo miracoli, ma i nostri giovani sono molto sfiduciati».
«Con questo grande appuntamento di Napoli – conclude Barbuto – vogliamo riportare al centro dell’attenzione il tema del lavoro e dell’occupazione e stimolare atteggiamenti socialmente responsabili da parte delle organizzazioni e delle Istituzioni pubbliche e private che operano in seno alla società civile, per la conquista di un vero sistema di welfare, volto a conferire ai ciechi e agli ipovedenti italiani la più completa dignità di persone e l’uguaglianza di cittadini tra i cittadini». (C.G. e S.B.)
È disponibile il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (c.giorgi@i-mage.com); uicna@uiciechi.it.