Chi assisterà quei ragazzi a scuola?

Anche l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) sottolinea la confusione ancora esistente su quali Enti dovranno occuparsi dell’assistenza agli alunni con disabilità, del trasporto gratuito a scuola e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Per questo l’Associazione rivolge un appello al Governo affinché, se necessario, si sostituisca alle Regioni inadempienti, e aderisce alla proposta lanciata dalle organizzazioni della FISH, di denunciare le Regioni che non provvederanno entro la fine di agosto

Bimba di spalle alla lavagna«Molte famiglie italiane vanno in vacanza senza sapere chi assisterà il prossimo anno i loro figli con disabilità a scuola. Per molte di queste famiglie, infatti, l’assistenza scolastica è un elemento fondamentale per l’inserimento scolastico, per altre è condizione di qualità».
Anche l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), tramite le parole del suo presidente nazionale Mario Berardi, denuncia la grave situazione venutasi a creare dopo la Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni, la cosidetta “Legge Delrio”), che aveva assegnato alle Regioni il compito di deliberare entro la fine del 2014 a chi dovessero essere attribuite le competenze sul personale scolastico che si occupa degli alunni con disabilità, il trasporto gratuito a scuola e l’eliminazione delle barriere architettoniche, ancora presenti in molte scuole. «Ad oggi però – sottolinea Baerardi – pochissime Regioni hanno deliberato in proposito, e anche in quei pochi casi o non si precisa a quale ente vengano attribuite tali competenze (Regioni, Città Metropolitane, Consorzi di Comuni, singoli Comuni) o vengono assegnati fondi del tutto inferiori a quelli in precedenza stanziati dalle Province».

Nello specifico del proprio settore d’impegno, il Presidente dell’AIPD ricorda come «negli ultimi anni sia cresciuto moltissimo il numero delle persone con sindrome Down inserite nelle scuole superiori, per le quali la figura dell’educatore rappresenta lo strumento per la realizzazione di progetti orientati all’autonomia e all’alternanza scuola lavoro. Questi sono due elementi indispensabili per un inserimento di qualità in questo ordine di scuola per le persone con disabilità intellettiva. Per questo rivolgiamo un appello al Governo affinché, nel caso in cui le singole Regioni non provvedano entro giugno, voglia avvalersi dei poteri di intervento sostitutivo nei confronti di quelle inadempienti, ai sensi dell’articolo 120 della Costituzione, dal momento che il diritto al trasporto scolastico, all’assistenza scolastica e all’eliminazione delle barriere architettoniche sono stati considerati dalla Corte Costituzionale come livelli essenziali relativi alle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali».

L’AIPD, in conclusione, aderisce formalmente anche «alla proposta già avanzata dalle Associazioni aderenti alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)», della quale essa stessa fa parte, «di denunciare per interruzione di pubblico servizio le Giunte Regionali che non abbiano provveduto entro fine agosto a legiferare in modo chiaro e con adeguati finanziamenti su queste materie». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).

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