La buona salute delle persone con disabilità grave

«Le persone con disabilità grave – scrive Giorgio Genta – possono godere di “buona salute”, ciò che non è un paradosso, ma una cosa reale e concreta, che andrebbe però vigilata e protetta, tra l’altro, dalla stupidità degli uomini e dai tagli di bilancio. Come fare, però, per mantenerla? Per prima cosa è utile essere “resilienti”, dotati cioè di quella preziosa virtù che fa reagire con rinnovato vigore ad ogni incremento di avversità. Ma non guasta nemmeno un po’ di fortuna…»

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Il ruolo di sorelle e fratelli

«Le sorelle e i fratelli di persone con disabilità – scrive Giulio Iraci, segretario del Comitato Siblings ONLUS, a proposito di un recente approfondimento pubblicato dal nostro giornale e dedicato al cosiddetto “testamento pedagogico” – incarnano, per continuità familiare ed esistenziale, il proseguimento pedagogico (e non solo) dell’intera famiglia»

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Il vero Patto della Salute lo si fa con i cittadini

Secondo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo i recenti, nuovi tagli alla Sanità, «l’intero àmbito della riabilitazione, e quindi della salute, potrebbe ulteriormente peggiorare in qualità, quantità, efficacia ed efficienza». «Proprio le persone con disabilità e i loro familiari – ricorda inoltre il Presidente della FISH – potrebbero fornire meglio di molti altri indicazioni utili a migliorare la qualità del servizio sanitario, specie in àmbito di riabilitazione»

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