Come abbiamo di volta in volta riferito da queste pagine, quella contro il sostanziale azzeramento del Fondo Sociale Regionale per il 2015, è una battaglia che ha duramente impegnato, per alcuni mesi, le tante organizzazioni delle Marche che compongono la Campagna Trasparenza e diritti, il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela) e la Consulta Regionale per la Disabilità.
«Nell’assestamento di bilancio del 9 aprile – si era scritto ad esempio in giugno in uno dei tanti comunicati prodotti sulla questione – è stato impegnato poco più di un milione di euro contro gli oltre 30 del bilancio dell’anno precedente ed è chiaro che senza un rapido ripristino verranno messi in discussione importantissimi interventi sociali erogati dai Comuni, come ad esempio interventi domiciliari per minori, disabili, anziani, sostegno al reddito, interventi di contrasto alla povertà. Senza il rapido ripristino del Fondo, per altro, non c’è a rischio solo l’erogazione di interventi e servizi a tutela della fascia più debole della popolazione (migliaia di persone e nuclei familiari), ma anche la rottura di un patto che lega Cittadini e Istituzioni».
In tempo di campagna elettorale e anche successivamente alla sua elezione, il neopresidente Luca Ceriscioli aveva per altro assicurato di volersi impegnare per il ripristino integrale del Fondo Sociale per l’anno 2015.
Quelle dichiarazioni di impegno sembrano ora avere imboccato la strada della concretezza, a giudicare da quanto emerso durante il Consiglio Regionale del 21 luglio scorso, nel corso del quale, come riferisce la Campagna Trasparenza e diritti, l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti ha ribadito l’impegno al recupero del finanziamento. «Un impegno – si legge in una nota prodotta sempre da Trasparenza e diritti – che è stato confermato dal presidente Ceriscioli in un incontro con l’ANCI Marche (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e anche nei nostri confronti. Abbiamo per altro richiesto le motivazioni per cui nella mozione approvata in Consiglio non sia stata indicata la cifra esatta del finanziamento e il Presidente ci ha risposto che la quantificazione potrà essere diversa e dipendere da altri finanziamenti in capo allo Stato (fondi nazionali) o alla stessa Regione (quote sanitarie nei servizi sociosanitari). Ad ogni modo non viene messo in discussione il finanziamento regionale».
«A brevissimo – conclude la nota – si potrà verificare la traduzione negli atti degli impegni assunti, fermo restando che la ferita degli ultimi mesi (azzeramento del Fondo e non solo) è ancora aperta; ci auguriamo dunque che tutti lavorino per chiuderla al più presto e continueremo a vigilare in tal senso». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti. trasparenzaediritti@gmail.com.
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