«Questo è un piccolo, ma importante passo per creare legami che ci auguriamo destinati a continuare. Entrambe le esperienze, infatti, sono prolungabili e sono comunque un’occasione importante per le due ragazze di avvicinarsi al mondo del lavoro».
Così Massimo Serra, responsabile del servizio di inserimento lavorativo dell’AIPD di Oristano (Associazione Italiana Persone Down), commenta i nuovi concreti risultati – dopo quelli di Caserta, che avevamo segnalato all’inizio di luglio – del progetto Lavoriamo in rete – Percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud, lanciato dalla stessa AIPD e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, per l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down nel Sud d’Italia e nelle Isole.
Sono esattamente trentacinque, lo ricordiamo, le persone con sindrome Down – in una fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni – coinvolte insieme alle loro famiglie nell’iniziativa, della durata di diciotto mesi, allo scopo appunto di incrementarne la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupabilità. Tredici, invece, gli operatori impegnati, in altrettante Sezioni dell’AIPD (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria e Termini Imerese in provincia di Palermo).
Tornando in Sardegna, sono Arianna di 20 anni e Giada di 21 le due giovani con sindrome di Down che stanno svolgendo in questa settimana un tirocinio, lavorando part-time in due località della Provincia di Oristano. La prima è impegnata presso un salone di parrucchiera di Ales, con il compito di accogliere i clienti e aiutare la titolare del negozio, la seconda, invece, è in forze al gruppo di animatori dei bambini dai 3 ai 6 anni del parco acquatico di Uras. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).
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