«È assurdo e inconcepibile che il luogo deputato alle cure possa essere inaccessibile e pericoloso!»: così l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo aveva lanciato nel luglio scorso la propria battaglia contro le barriere presenti nell’Ospedale di Pescara, e in generale nelle strutture ASL della città, a partire dai parcheggi per persone con disabilità due dei quali – vera e propria “goccia che ha fatto traboccare il vaso” – erano stati cancellati nelle settimane precedenti.
Coinvolgendo dunque in una serie di sopralluoghi i rappresentanti del Comune e dell’ASL pescarese, la combattiva Associazione abruzzese è riuscita a ottenere alcuni risultati concreti, vale a dire l’impegno a sistemare alcune barriere che ostacolano l’ingresso dell’Ospedale, la costruzione di un ascensore al fianco delle scalinate, per permettere alle persone di superare autonomamente i dislivelli esistenti e altri interventi ancora, a partire dal già avvenuto ripristino dei parcheggi soppressi, che sono anzi diventati ben otto in più, rispetto alla situazione precedente.
«Probabilmente – sottolinea Claudio Ferrante, presidente delle Carrozzine Determinate – questi posti in più non saranno ancora sufficienti, ma siamo molto soddisfatti per avere ottenuto buoni risultati, utili alle migliaia di cittadini con disabilità che devono recarsi da tutta la Regione, e non solo, all’Ospedale di Pescara. Quest’ultimo, è opportuno ricordarlo, ha un bacino d’utenza superiore a 300.000 persone».
«La nostra guerra alle barriere architettoniche – conclude Ferrante – continua senza sosta e le Istituzioni inadempienti, non solo le ASL, sono avvisate!». (S.B.)
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