Ente filantropico che persegue finalità di solidarietà sociale, proponendo progetti e idee per valorizzare l’efficacia dello sport nella promozione del benessere e dell’inclusione sociale, realizzando in particolare iniziativa che favoriscono la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità, la Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi di Bologna ha varato da alcuni anni, ed esattamente dal 2009, un progetto per avvicinare all’arrampicata sportiva un numero crescente di bambini e adolescenti con disabilità. «Fin dall’inizio – spiegano dalla Fondazione stessa – l’obiettivo è stato l’inserimento in gruppi senza distinzione di livello di abilità in cui i partecipanti potessero confrontarsi e crescere aiutandosi reciprocamente. Il progetto, da allora, è diventato istituzionale e si è inserito nel processo educativo e riabilitativo di molti partecipanti con disabilità».
«L’arrampicata – viene ancora sottolineato dai responsabili della Fondazione – è uno sport emergente dalle caratteristiche straordinarie, in cui il movimento istintivo che riprende i gesti con i quali l’uomo scopre orizzonti nuovi racchiude in sé una magia che ogni volta sorprende. I giovani ne rimangono immediatamente affascinati: arrampicare rafforza il fisico e la stima in se stessi, insegna a confrontarsi con le proprie paure e i propri limiti, sperimentando abilità e soluzioni personali a problemi generali».
Tali concetti sono anche alla base della bella mostra fotografica denominata Sport makes it. Arrampicata sportiva e disabilità, inaugurata nei giorni scorsi dalla Fondazione Rinaldi ad Arco, in provincia di Trento (Galleria Il Transito – Gruppo Arti Visive Arco, Via Segantini, 81) e aperta fino al 6 settembre (ore 17-22, ingresso libero).
Al centro dell’esposizione – centrata su foto di Filippo Bacciocchi (curatori Rossella Buttazzi e Alberto Benchimol – vi sono appunto i ritratti e le parole di bambini e ragazzi con disabilità che hanno intrapreso un percorso sportivo, «dove il talento spesso inesplorato – come si legge nella presentazione – si dispiega attraverso traiettorie e soluzioni non convenzionali». Inoltre, le immagini – realizzate da Filippo Bacciocchi – ritraggono gli istruttori e gli educatori che guidano i bambini e i ragazzi in questo percorso, mentre le parole a corredo sono sostanzialmente i commenti alla domanda: «Che cos’è per te l’arrampicata?».
L’iniziativa, va segnalato in conclusione, si avvale contributo della Fondazione Prosolidar (Solidarietà da lavoratori e aziende del settore credito). (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione la Fondazione Trentina per l’Autismo.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fondazioneperlosport.it.
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