Cure dentistiche e persone “non collaboranti”

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione in cui si impegna la Regione a sostenere la sedazione cosciente con protossido di azoto - tecnica adottata con successo già da diversi anni all’estero - nelle cure dentistiche delle persone con disabilità cosiddette “non collaboranti”

Studio dentisticoNovità in Lombardia per le cure dentistiche rivolte alle persone con disabilità cosiddette “non collaboranti”. Come riferisce infatti in una nota la Fondazione Ariel, «d’ora in poi, nella Regione, si sosterrà l’utilizzo della sedazione cosciente con protossido di azoto, tecnica adottata con successo già da diversi anni all’estero (Canada, Australia e Stati Uniti), molto utile per consentire ai medici di intervenire sui pazienti con disabilità non collaboranti. L’utilizzo del protossido d’azoto permette infatti di controllare il dolore e di creare una sensazione di rilassatezza nella persona, facilitando in questo modo la visita e gli interventi da parte di un odontoiatra o di un dentista».
È stato nel mese di giugno scorso che il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione in cui si impegna la Regione a sostenere questa terapia e a istituire un gruppo di approfondimento tecnico che elaborerà le linee guida per l’applicazione di questo protocollo nel sistema sanitario regionale in campo odontoiatrico. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti, accedere al sito della Fondazione Ariel.

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