«Con questa nuova iniziativa intendiamo dare la possibilità alle nostre Sezioni, attive nella gestione quotidiana delle esigenze delle persone con disabilità, non solo di raccogliere fondi necessari a finanziare diversi servizi garantiti gratuitamente (trasporto, riabilitazione ecc.), ma anche di dare la giusta informazione sulle malattie neuromuscolari e sulla ricerca scientifica, a fronte di una sempre maggiore richiesta da parte dell’opinione pubblica».
Così Luigi Querini, presidente nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), lancia la Settimana delle Sezioni, evento che vedrà l’Associazione impegnata da oggi, 14 settembre fino a domenica 20 in numerose piazze italiane. Più esattamente, le protagoniste assolute saranno le settanta Sezioni locali, presenti in tutta Italia, con le persone, i volti, le storie e le attività in cui sono coinvolte. «Perché UILDM – aggiunge Querini – significa donne e uomini, azioni che si concretizzano ogni giorno per rispondere alle tante e diverse esigenze delle persone con malattie neuromuscolari».
Presso le varie postazioni promosse dai volontari della UILDM, verranno poi offerte le Farfalle della Solidarietà – tradizionale simbolo dell’Associazione – che accompagneranno la Settimana e aiuteranno a Mettere le ali ai territori, slogan che caratterizzerà l’iniziativa.
Nel segno della novità sarà per altro anche la comunicazione della campagna, che personalizzerà la presenza della UILDM nelle Regioni d’Italia attraverso il volto di Stefania, Socia della Sezione di Modena, attribuendo in questo modo per la prima volta “fisicità” alle azioni e alla missione dell’Associazione. «Sono entrata nella UILDM – racconta la stessa Stefania – perché cercavo informazioni e ho trovato una famiglia, una seconda famiglia. Per me famiglia significa sostegno e condivisione, dei miei vissuti e di quelli degli altri membri della UILDM, attraverso cui cerchiamo di risolvere i problemi quotidiani della vita di tutti noi».
«La UILDM esiste – spiegano poi Alessandra e Massimiliano della Sezione di Gorizia – per cercare di dare risposte concrete alle domande delle persone con disabilità, quelle risposte che non possono trovare da sole. Noi continueremo ad impegnarci e a lottare per il diritto alla vita, alla salute e al lavoro, per il raggiungimento della piena dignità e inclusione sociale».
«Con la UILDM – aggiunge Fabio della Sezione di Pavia – ho imparato a superare i miei limiti e oggi questa esperienza la voglio offrire a tante altre persone. Sto con la UILDM perché ci aiuta a combattere per essere parte sempre più attiva all’interno della società e perché ognuno di noi possa dare il proprio contributo per migliorare la situazione. Insieme ce la possiamo fare!».
«Una persona con disabilità – conferma Manuèl della Sezione Laziale – non è necessariamente un soggetto bisognoso di cura: può essere una risorsa, qualcuno che ha da dire e da dare qualcosa agli altri. Questo è quello che io tento di comunicare quotidianamente».
Infine, la testimonianza di Maria Maddalena della UILDM di Ottaviano (Napoli) che sottolinea: «Per noi la UILDM è vita e significa essere parte integrante di una macchina stupenda, la “macchina UILDM”, che invito tutti a provare!». (S.B.)
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