Oltre a promuovere il servizio Vacanze accessibili a tutti e anche convegni sul turismo, come è accaduto nell’ottobre dello scorso anno, la Cooperativa Sociale GSH di Cles (Trento), continua anche nell’attività di mappatura delle barriere architettoniche dei territori delle Valli di Non e di Sole, avviata ormai da tempo con il progetto denominato Una valle accessibile a tutti.
Quello interessato – è opportuno ricordare – è un territorio montano, e quindi di per sé non facilmente accessibile. Tuttavia, esso può essere reso ugualmente visitabile anche da parte delle persone con deficit motorio o semplicemente delle famiglie con bambini piccoli che necessitano di una carrozzella.
La mappatura è il frutto di un lungo lavoro che ha impegnato gli utenti e gli educatori del Centro Socio Educativo La Casa Rosa di Terzolas, coadiuvati dalle giovani del Servizio Civile.
In particolare nel periodo dicembre 2013-luglio 2014, gli utenti muniti di carrozzina o con difficoltà di deambulazione hanno sperimentato concretamente l’effettiva accessibilità dei siti individuati e i rilievi raccolti sul campo sono stati poi recentemente riassunti in un Report descrittivo-fotografico, composto da una serie di schede dedicate.
Nel dettaglio, il documento prodotto analizza ben 19 luoghi di interesse naturalistico, 9 di interesse religioso, 9 di interesse sportivo, 16 di interesse storico culturale, la Ferrovia Trento-Malè e un luogo di interesse economico locale.
Per fare solo qualche esempio di alcuni siti evidenziati dal Report della Cooperativa GSH, ci sono casi di luoghi totalmente accessibili alle persone con disabilità motoria, come il Museo della Guerra di Vermiglio, che raccoglie testimonianze sulla prima guerra mondiale in Val di Sole. Raggiungibile con mezzi propri o con mezzi del trasporto pubblico, di fronte ad esso è presente un parcheggio riservato alle persone con disabilità e servizi igienici attrezzati. Per arrivarci, per altro, si deve percorrere un tratto di strada in pendenza.
Un esempio, invece, di luogo inaccessibile alle persone con disabilità motoria è dato dal Castello di Caldes, a causa di uno scalino all’ingresso e di un tratto in ghiaia che si dovrebbe percorrere per giungere alla porta d’entrata. Nonostante ciò, viene comunque segnalata la presenza di un parcheggio riservato e la possibilità di raggiungere il Castello anche con i mezzi pubblici.
Infine, il Convento dei Frati Cappuccini di Terzolas, che in alcuni suoi spazi, come la sala meeting, risulta privo di barriere architettoniche, mentre in altri, come la chiesa, ha l’accesso precluso, a causa di alcuni scalini davanti alla porta d’ingresso. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Sara Brida (sara.brida@gsh.it).
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