Assai attiva ormai da parecchi anni, l’Associazione abruzzese Diritti Diretti ha lanciato ora un’iniziativa quanto mai interessante, vale a dire il primo premio nazionale Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere, che verrà conferito ad articoli, servizi radio-televisivi, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione realizzati dalle categorie indicate nel sottotitolo dell’iniziativa (giornalisti, comunicatori e pubblicitari, appunto), per raccontare chi sia riuscito a produrre sviluppo socio-economico, unendo i concetti di attrattività, innovazione, estetica e/o sostenibilità alla cultura dell’accessibilità.
Per entrare nel dettaglio del concorso, riportiamo alcuni brani tratti dall’introduzione del bando, ove si scrive che «progettare l’accessibilità di mezzi di trasporto, strutture turistico-ricettive o di luoghi d’interesse artistico, storico e culturale significa rendere un luogo sicuro, esteticamente gradevole, confortevole e qualitativamente migliore per tutti i suoi potenziali utilizzatori, garantendo libero accesso alla comunicazione e all’informazione. Bisogna, infatti, uscire dall’immaginario comune che abbina il turismo accessibile a quello delle persone con disabilità (bagni riservati, montascale, scivoli ecc.) perché, secondo le più autorevoli ricerche di settore, tutti i turisti chiedono autonomia, sicurezza e comfort quando visitano o vivono un luogo. Pertanto, non si deve pensare all’accessibilità come a un dovere, ma piuttosto come a un piacere per tutti perché ognuno di noi, prima o poi, ha bisogni speciali nel corso della vita. Ad esempio, i clienti possono essere famiglie con bimbi piccoli, donne in stato di gravidanza, turisti con bagagli pesanti, anziani, persone con disabilità e chiunque altro, per i più svariati motivi, abbia problemi di deambulazione (infortunati con stampelle) o esigenze dietetiche/problemi di allergie ecc».
«Per questo – prosegue la presentazione – abbiamo bandito un premio nazionale, per fare conoscere tutte quelle buone pratiche sull’accessibilità che, in Italia, permettono a ogni turista e cittadino di arrivare (sistema dei trasporti), dormire (alberghi, bed and breakfast), mangiare (ristoranti, pizzerie), scoprire (beni culturali, tradizioni, eccellenze territoriali), divertirsi (attività sportive, ludico-ricerative), fare shopping (supermercati, negozi di prodotti tipici outlet ecc.), avere sostegno (ospedali, centri dialisi, ambulatori, aziende orto-sanitarie ecc.)».
«In sostanza – sottolinea Simona Petaccia, giornalista e presidente di Diritti Diretti – il premio è dedicato a chi ha superato gli ostacoli architettonici, ambientali e culturali, per una fruizione agevole e sicura di mezzi di trasporto, strutture turistico-ricettive o luoghi di interesse artistico, storico e culturale, guardando all’accessibilità che già esiste nelle varie tipologie di turismo (culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico, religioso ecc.). Il tutto con l’obiettivo di mostrare a manager pubblici e privati come l’accessibilità possa migliorare un territorio e la sua offerta turistico-culturale, con notevoli progressi sulla vivibilità delle persone che lo visitano e lo abitano, oltre che con importanti profitti per il mondo delle imprese».
Come detto, le categorie cui si rivolge l’iniziativa sono quelle dei giornalisti, dei comunicatori e dei pubblicitari, perché l’Associazione Diritti Diretti ritiene «che senza l’informazione e la comunicazione si rischi di lasciarsi sfuggire il passato, la coscienza del presente e l’opportunità di dialogare sul futuro». E tuttavia, l’invito alla partecipazione è rivolto anche alle realtà pubbliche e private (enti, aziende, istruzioni culturali, associazioni), che abbiamo commissionato a giornalisti, comunicatori e pubblicitari iniziative di informazione e comunicazione sull’accessibilità.
Un concorso, quindi, dal taglio decisamente innovativo, cui fino al 22 febbraio 2016 si potrà partecipare gratuitamente e che non si limiterà ad assegnare un premio da parte del pubblico (1.000 euro) e uno da una giuria di esperti (una targa), ma che si propone soprattutto di fornire il proprio contributo a una nuova cultura dell’accessibilità e nello specifico a un nuovo modo di interpretare il turismo accessibile. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.