La disabilità non può impedirmi di lavorare

Insegnante con grave disabilità, Mariaclaudia Cantoro è stata assegnata a una scuola che dista 250 chilometri da casa sua e dovrebbe percorrere quella distanza per tre volte alla settimana, ma non ha né la patente né un accompagnatore che possa assisterla. «Chiedo aiuto – è il suo appello – per far sì che la mia disabilità non diventi un ostacolo insormontabile allo svolgimento del mio lavoro»

Particolare di viso femminile, con espressione di profondo sconfortoMorro d’Oro è un piccolo centro abruzzese in provincia di Teramo, Cagli, un po’ più grande, è invece nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino e tra di loro vi sono circa 250 chilometri. Mariaclaudia Cantoro ha 44 anni, vive a Morro d’Oro ed è un’insegnante con grave disabilità, assegnata all’Istituto Tecnico Commerciale di Cagli, costretta dunque, per tre giorni alla settimana, a percorrere 250 chilometri da casa sua, per poter lavorare.

Basterebbe quanto detto per fotografare tutta l’insostenibilità della situazione. Cantoro – che non ha la patente di guida, né dispone di un accompagnatore che possa assisterla nei viaggi – l’ha raccontata in questi giorni alla testata «AbruzzoLive», dalla quale ha lanciato il proprio appello. «A causa della mia disabilità – ha spiegato – necessito di un accompagnatore e di una vettura per raggiungere Cagli, centro che non è servito da mezzi pubblici confacenti con la mia condizione. Sono sprovvista di un accompagnatore per recarmi a lavorare e non sono neanche beneficiaria di fondi di “vita indipendente” per assumere una badante. Sono sola e chiedo aiuto per far sì che la mia disabilità non diventi un ostacolo insormontabile allo svolgimento del mio lavoro».
Ed è un appello che naturalmente anche «Superando.it» fa proprio. (S.B.)

Ringraziamo Oriana Fioccone per la segnalazione.

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